"Nobodypanic" è un disco d'esordio che rivela un pop già molto maturo, con le intenzioni ben chiare su cosa si vuole fare e dove si vuole arrivare.
La vita dell’uomo moderno è costellata da insicurezze, dubbi, ansie. A volte sembra impossibile riuscire a ritagliarsi un proprio spazio e tempo in cui staccare il piede dall’acceleratore e prendere fiato. Altre volte, invece, questa opportunità giunge inaspettata e offerta da chi meno ce lo si aspetta. In questo caso i nostri salvatori sono gli /handlogic: il loro “Nobodypanic” funziona a dovere, alleggerendo il peso degli impegni quotidiani, e compensandolo con una quarantina di minuti di pop elegante e delicato, dalle atmosfere soffuse e mai aggressive.
Le canzoni rivelano che gli /handlogic hanno un’idea raffinata ed elaborata della musica pop: aperti a influenze e suggerimenti da altri mondi (l’indie rock digitalizzato di “Communicate”, l’intimità quasi R&B di “Long Distance Relationship”, la cover finale di “Paranoid Android” dei Radiohead), non rinunciano alla ricerca di un suono che sia contemporaneamente costruito con attenzione e immediatamente apprezzabile da qualsiasi orecchio.
In questa stagione in cui siamo affogati dai tormentoni estivi, “Nobodypanic” è quasi una boccata d’aria fresca, un piccolo disco che riuscirà nel difficile compito di ricordarvi che il pop non è soltanto una cassa quadrata su cui twerkare.
---
La recensione Nobodypanic di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-07-31 22:50:34
COMMENTI