PIANO 9 Overbooking 2019 - Rock, Grunge, Alternativo

Overbooking precedente precedente

Nove sberle di ruvido grunge-rock all’italiana tanto barricadero e sanguigno quanto oltremodo derivativo.

Musicalmente fuori tempo massimo, ma liricamente al passo coi tempi quanto a narrazione delle brutture della contemporaneità, i Piano 9 ci scaricano addosso nove sberle di ruvido grunge-rock che trasudano da ogni poro vivido antagonismo, al cospetto di una società spietata che non si merita certo un’indulgenza ingiustificata.
Quella del combo capitolino è un’autoproduzione a suo modo “integralista”, refrattaria a qualsiasi tipo di compromesso e ammiccamento commerciale, che come approccio (solo come approccio eh) potrebbe ricordare la cara, vecchia e anarchica Gang dei fratelli Severini, anche se musicalmente direzionata verso ben altri orizzonti (la scena grunge americana dei primi 90 in primis).
Rabbia a prezzi di saldo e chitarrismo irruente rappresentano le colonne portanti di una formula che per quanto ormai esangue riesce tuttavia a preservare una certa dose di italianità punk-barricadera (la frontalità dei mai dimenticati Ritmo Tribale?) seppur come mero companatico di una devozione accecante verso Nirvana (“Grigio”, “Endorfine”) e Pearl Jam (“L’Odio”).
Una voce forse eccessivamente artificiosa e bombata, a tratti fastidiosamente imparentata con quella di Ligabue (“La Cura Dell’Io”) – e ho detto tutto! – va purtroppo a penalizzare ulteriormente un debutto tanto sanguigno quanto derivativo, che tuttavia sa meritarsi un doveroso encomio laddove (“148”) prova a riscrivere un destino più benevolo per Stefano Cucchi e tutte le altre vittime di una giustizia assassina (“Sogno quel finale in cui ti salverai”).

---
La recensione Overbooking di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-10-30 19:56:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia