Cesare Isernia Cè LA STRADA DELLA FELICITA' 2019 - Folk

LA STRADA DELLA FELICITA' precedente precedente

Musica e parole per spiegare che raggiungere la felicità permanente è possibile

“La strada della felicità” è un titolo piuttosto inflazionato nel mondo delle opere creative ed è già stato usato più volte in passato. Dopo aver ascoltato il quarto disco di Cesare Isernia, però, viene da dire che non potrebbe avere altra denominazione: è un album pieno di riflessioni, che si pone l'obiettivo non facile di portare l'ascoltatore a riflettere sul concetto di felicità permanente, contrapposta ai fugaci attimi di felicità che svaniscono in fretta. E visto che definirla o delinearla non è affatto semplice, l'autore si è servito di ciò che ha ritenuto opportuno mettere sul piatto, ovvero l'espressione del proprio vissuto, le sensazioni e i ricordi, spiegando come sia possibile abbattere gli svariati ostacoli – interni ed esterni, parole sue – che è necessario superare per essere felici in modo permanente. La sorpresa che dura pochi attimi, ma anche il benessere che ognuno spera di raggiungere tramite sacrifici ed obiettivi, puntualmente opposti rispetto alle aspettative: a ciò viene contrapposta la felicità permanente, che bisogna impegnarsi a costruire.

Dismessi i panni da rocker vestiti in precedenza, Isernia diventa portavoce di se stesso e cerca di tracciare le linee di ciò che è diventato in maniera meno manifesta e più cantautorale, mettendo a disposizione del pubblico un pezzo di sé ma senza aprirsi totalmente. Per compiere questa operazione vengono utilizzate voce e chitarra, poco altro, oltre ad una maniacale cura delle parole, parole usate come tasselli di un grande puzzle e pesate una ad una, posizionate una dopo l'altra per costruire nitide immagini. “Punti di domanda” apre la ricerca, poi “Leoni ammaestrati” diventa un monito verso le altre persone, che modificano la nostra essenza e il nostro comportamento diventando enormi ostacoli esterni. “Il segreto” è più scanzonata nella forma ma non nella sostanza, mentre “Frena e fermati a pensare” alza il livello di introspezione, che prosegue in “La sera”, “Rossetto”, “Il gol” e in tutta l'ultima parte del lavoro. Che si tratti di felicità permanente o felicità finché dura lo scopriremo nel prossimo lavoro.

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La recensione LA STRADA DELLA FELICITA' di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-10-23 11:37:42

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