Dade City Days Free Drink 2019 - New-Wave, Indie, Shoegaze

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Un disco di pop elettronico e sognante da sorseggiare lentamente lasciandosi trasportare in un mondo parallelo che pure è a due passi dalla nostra realtà

Tornano i Dade City Days con le loro sonorità oniriche e nebbiose e con le ambientazioni vellutate che hanno permesso alla band bolognese di farsi apprezzare sin dagli esordi, e non solo entro gli italici confini. “Free drink” è il loro secondo lavoro sulla lunga distanza e, come il titolo lascia presagire, le caratteristiche che hanno reso sin da subito nota la band qui si fanno più che mai liquide e piacevolmente alcoliche, non solo perché molti dei titoli dei brani sono nomi di famosi cocktail ma anche per la propensione a dilatare ancor di più i suoni e tessere trame morbide e sinuose che scendono dalle orecchie al fegato per giungere nuovamente alle sinapsi come sostanze allucinanti e rilassanti.

Proseguendo ideologicamente il percorso avviato con “VHS”, i Dade City Days tirano ancor più a lucido i suoni psichedelici e soprattutto perfezionano le linee vocali, che qui si fanno carezze portatrici sane di testi romantici e attuali. L’attitudine internazionale della band di Andy Harsh (voce, chitarre, synth), Gea Birkin (basso e voci) e Michele Testi (batteria e drum machine) si sublima definitivamente nelle musiche che, ancor meglio rispetto al primo lavoro, con “Free drink” ben si sposano con le liriche cantate nella lingua di Dante.

Un disco di pop elettronico e sognante da sorseggiare lentamente lasciandosi trasportare in un mondo parallelo che pure è a due passi dalla nostra realtà.

 

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La recensione Free Drink di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-11-30 13:26:00

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