SVNTH Spring in Blue 2020 - Progressive, Metal, Black metal

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L'epicità delle cose fatte a modino

Partiamo dal fondo, partiamo da "Sons of Melancholia" la, bellissima, canzone finale di questo "Spring in Blue". La sesta traccia ci è utile infatti per affermare un concetto che sarà capitale in sede di recensione: il disco dei SVNTH è un ottimo disco, suonato veramente molto bene e con una dose di epicità che raramente si trova in giro oggigiorno. Seppur la ricetta della band di Roma, ovvero un progressive-metal che ogni tanto vira nel black-metal, non sia così innovativa, assolutamente genuina e il loro modo di porsi nei confronti della musica.

I romani infatti ci consegnano un disco fresco e suonato con spontaneità, che insomma trasuda da ogni poro la bellezza e la felicità di dividere il palco la saletta prove tra sodali. Menzione d'onore poi per gli arrangiamenti, in particolare per l'ultima traccia, che seppure, ancora una volta, non sono nulla di così sperimentale e o inedito, funzionano, funzionano alla grande anche dopo ascolti ripetuti. Forse, se proprio dovessi trovare "un pelo nell'uovo", potremmo dire che l'inizio dell'album non è all'altezza della conclusione ma è davvero un difetto, se proprio si deve definire tale, minore.

La cosa importante è che abbiamo una nuova band "fatta&finita" nel panorama del metal nostrano: libiamo i calici e scateniamoci con questa epicità che viene da Roma. 

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La recensione Spring in Blue di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-08-28 00:00:00

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