Francesco Perissi XO ROSSANA 2020 - Sperimentale, Elettronica, Pop rock

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Il terzo disco di Francesco Perissi XO è un delicato ma violento collage avant-pop sull'accettazione del lutto.

Dritti nel cuore del dolore. È dove prova a portarci Francesco Perissi XO. Nel cuore del dolore scaturito da un lutto, e nelle cinque fasi emozionali e psichiche, che confluiranno infine nell’accettazione. Si chiama ROSSANA il terzo disco di Francesco, ma più che un disco è qualcosa di più. È il frutto di un ciclo di studi accademici, è un compromesso tra l’analisi dello studioso e la sintesi dell’artista. È un grande lavoro, prezioso collage avant-pop.

L’impianto teorico dell’opera è debitore delle teorie della psichiatra svizzera Elizabeth Kübler-Ross. I primi due momenti sono quelli della negazione e della rabbia. L’impatto musicale è devastante. L’oceano di suono in cui Francesco Perissi ci sbatte senza pietà sembra innavigabile. La seconda metà di wordless, traccia numero due, ci fa letteralmente esplodere in mezzo a synth, chitarre piene di effetti e la voce che, attraverso l’autotune, mormora “you belong to me”. Si tratta del punto che  precede il montare della rabbia, che arriva al suo apice con fxxk, senza dubbio il momento più violento di tutto l'album.

È ora di provare a reagire a ciò che è successo. Il bargain avviene con la doppietta cancer-venus, la prima strumentale, con un inizio più lieve, affidato a una chitarra elettrica, e un dilagare rumoristico nella parte successiva; la seconda, attraverso il canto comunica con forza la fossa in cui ci si sente imprigionati quando ciò che si è perduto sembra stare sulla sponda giusta del fiume. Siamo noi ad essere inadeguati, e bruciamo. Quando il fuoco si spegne, osservate le ceneri intorno, il disgusto per gli altri fa sì che si instauri la depressione, aura grigia e quantomai spettrale. In un tempo che pare non passare mai e forse sta passando velocissimo, i momenti scorrono eterei e rarefatti, come si può percepire chiaramente in cherish, perla vera, sette minuti glaciali di poesia.

Ma il percorso è destinato a trovare una conclusione, quanto meno momentanea. Arriva l'accettazione, si deve tornare a vivere, consci del passato. twins prosegue sulla falsa riga della fase precedente, riscaldando un minimo l'atmosfera; e soul, con l'esplosione finale di cori, finisce col lasciarci il cuore più leggero, pronto a ricominciare.

Con ROSSANA Francesco Perissi XO ci apre davanti tutta la sua anima squarciata, chiedendoci di respirare insieme a lui, e a tutta la sua splendida complessità compositiva.

 

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La recensione ROSSANA di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-09-18 00:00:00

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