MAXIMARTE DYSCHODARK 2020 - Sperimentale, Elettronica, Electro

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Sfumature, nere, di nu-electro

"DYSCHODARK" di Maximarte è un disco-perno attorno a cui Maximarte fa ruotare ogni possibile declinazione e sfumatura del concetto, non solo musicale, di dark. In una salsa nu-electro di sicuro impatto, anche e soprattutto sonoro, l'artista lombardo costruisce un album molto denso e pieno zeppo di riferimenti e citazioni, dando però sempre l'impressione e la sensazione di tenere saldo le redini della propria personalità. Non è un lavoro semplice e fruibile da tutti, visto che la densità e la stratificazione dei piani sonori di Maximarte è impattante. Alle volte si ha, quasi, l'impressione di venire schiacciati da una cura per il suono certosino che, almeno per alcuni, potrebbe addirittura risultare soverchiante.

Eppure, almeno per il nostro metro di giudizio, non è un malus questo, anzi. Non per forza "less is better" e in "DYSCHODARK" certamente non si fa mai professione di minimalismo. Le quattordici tracce non sono tutte dello stesso livello e, specie verso il finale, una certa fatica nell'ispirazione si avverte ma alcune di esse, come ad esempio "Dark Attack", il pezzo numero dieci, ci hanno fatto veramente vibrare per l'arrangiamento. 

Un album che, possiamo riassumere, è un ambizioso tentativo di racchiudere in musica tutti gli aspetti del concetto di dark: come ci insegna l'omonima serie di Netflix non è certamente una roba semplice ma fottutamente stimolante. 

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La recensione DYSCHODARK di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-09-10 08:59:46

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