recensione Nebil Mattia Specchi

Specchi  è il titolo del primo ep di Nebil Mattia, cantautore emergente che inizia a scrivere le sue canzoni a Londra con la collaborazione di un amico musicista, Valerio Vaiarelli. Proprio nella città d'oltremanica nascono quelli che poi diventeranno i brani di questo primo lavoro.

Nebil mette in musica un viaggio che si snoda in cinque capitoli: ogni canzone vede protagonista un personaggio, con il testo "filtrato" attraverso i loro racconti di vita; ci troviamo così ad avere a che fare con senza tetto, migranti e creature fantastiche che fanno parte del nostro immaginario collettivo.

La Londra del cantautore è lo scenario in cui si ambientano il brano "Una barbona" e il primo singolo "Migrante", canzoni pop dal messaggio importante. La conclusiva "Fiammiferi" è una sorta di omaggio a Battiato, alla sua musica e alla sua poesia, probabilmente uno dei brani più riusciti di questo esordio.

Il debut album di Nebil è pieno di buone idee e buonissime intenzioni ma un po' debole dal punto di vista dell' impatto dei brani sull'ascoltatore: alla fine dell'ep non c'è un brano che possa essere definito memorabile, rimangono solo le storie che il cantautore è certamente bravo a raccontare. C'è tanta strada da fare, ma le coordinate del viaggio intrapreso sono corrette e lasciano intravedere spiragli artistici interessanti.