PK-FK Irony And Salvation 2021 - Alternativo

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Il ritorno adrenalinico di due protagonisti della scena fiorentina anni '80

Dietro la sigla PK-FK si nascondono F. Peirce Caldini e Alex Spalck, nomi che potrebbero far suonare un campanello a chi conosce le vicissitudini della gloriosa scena new wave/post-punk fiorentina degli anni ‘80 e i suoi postumi. Sicuramente più di qualcuno ricorderà i Karnak e soprattutto i Pankow, in cui i due sodali hanno rispettivamente militato per anni. In ‘Irony And Salvation’ c’è tanto dei linguaggi e delle influenze che avevano acceso il calderone creativo della capitale toscana circa quarant’anni fa dala malinconia post moderna della new-wave alla Joy Division alle influenze bowieane, declinate in un’alchimia tra composizioni guitar oriented e sonorità elettroniche. In qualche passaggio il risultato ricorda abbastanza da vicino proprio i Pankow, che della scena fiorentina rappresentavano una delle propaggini più elettroniche e danzanti, nell’accezione più darkwave del termine: ritroviamo anche qui quella vocazione kraut della loro elettronica post-industriale, la ritmicità gutturale della electronic body music. La vena industrial dei PK-FK, però si manifesta sia sotto forma di impulsi elettronici e cassa dritta da warehouse berlinese che di chitarre reagenti, in una sorta di noise/industrial rock alla Nine Inch Nails. Del resto tra noi e le gloriose propaggini della scena fiorentina anni ‘80 c’è la presenza ingombrante degli anni ‘90, che hanno filtrato, distorto e incattivito nel suono tutto quello che è uscito dal decennio precedente e dalla sua originale concezione di disagio post-industriale. E i momenti migliori del lavoro sono proprio forse quelli dove il canone post punk viene smembrato da schegge di dancefloor e sfuriate elettriche, o di sezionato e ricomposte con approccio quasi trip-hop, come nella gemma iniziale Control Voltage. Nel corso delle 12 tracce si incontrano chiaramente momenti meno ispirati o meno a fuoco, ma una produzione cucita su misura si occupa di mantenere sempre alto il livello di attenzione, tenendo alti i giri del motore, gestendo con eleganza i vari layer degli arrangiamenti e soprattutto il caratteristico gioco di incroci tra le due voci principali. L’esperienza spesso paga, e anche se siamo davanti ad un esordio è ovvio che ci sia già un buon livello di maturità tecnica e artistica, che aspettiamo di vedere alla prova su un secondo capitolo discografico.

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La recensione Irony And Salvation di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-06-07 17:04:34

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