Sushi Un leggerissimo disturbo da panico 1999 - Pop, Elettronica

Un leggerissimo disturbo da panico precedente precedente

Pop-elettronico di matrice italiana. Ebbene sì, proprio questa formuletta racchiude la sostanza della proposta sonora dei Sushi, bravi a rimescolare le carte di certa musica "alla moda" avvalendosi del talento che risponde al nome di Max Casacci. Non aspettatevi però che "Un leggerissimo disturbo da panico" sia una fotocopia del sound targato Subsonica; è invece il classico disco carino che pesca in tutte quelle sonorità che vedono protagonisti personaggi quali le Cibo Matto, i Pizzicato Five e Fantastic Platic Machine, tanto per fare alcuni nomi. Il trio torinese, accasatosi per il primo lavoro alla intraprendente Mescal, rimescola, appunto, non solo le carte ma anche certi ingredienti ormai da tempo assaporati dal pubblico italiano.

Non penso sia da addebitare al destino il fatto che l'album sia stato registrato e mixato quasi interamente nello studio "Casa Sonica", fattore che avrà influito non poco sulla scelte finali. È perciò normale sentire brani stuzzicanti come 24 ore, con la voce di Otti campionata nelle strofe e squillante nel ritornello, o la successiva Mi spiace ma, quasi una ballata se non fosse per il ritornello d'assalto. I Sushi, come avrete ben capito, fanno delle macchine il loro punto di forza, ma grazie alla regia attenta dell'ex Africa Unite riescono a realizzare 10 episodi che rimangono sempre in equilibrio senza mai uscire fuori dal seminato.

Hanno perciò la fortuna di esordire con un suono già pronto per il mercato, sia perché nello Stivale ci ha già pensato qualcuno a farlo gustare (non vi ripeto il nome altrimenti sarei noioso!), ma anche per il fatto che la loro idea è al contempo (quasi) nuova e orecchiabile.

Non penso che gli amanti di certo rock riusciranno ad apprezzare questo album che fa della 'leggerezza' il suo punto di forza, tanto che questa mia affermazione potrebbe sembrarvi un paradosso. Invece è solo una constatazione di fatto e il presupposto che l'aggettivo 'leggero' coincida con 'commerciale' stavolta non è azzeccato.

Se cercate un disco per l'estate '99 questo può fare al caso vostro; nel frattempo aspettiamo che il trio cresca per partorire qualcosa che possa 'pesare' più del primogenito, comunque in forma smagliante.

Qui di seguito riportiamo i commenti sulle canzoni allegati nella cartella stampa.

1) viaggio in Cina
è inutile che io mi fermi a pensare...

non ne ho neanche il tempo!

2) ua - uaaà!

detesto la mattina.

3) 24 ore
mi alzo all'ora che voglio, mangio quello che voglio,
faccio quello che voglio... se mi va

4) Mi spiace ma
non credo di amarti così.

5) sto scherzando
non c'è una logica, ma confusione.

6) se
non capisco come mai io non riesco od essere felice.

7) disco che si muove
tracce di un venerdì: incredibile mix di persone.

8) riso
panico, disturbo da panico.

9) il pezzo dell'estate
adoro l'estate, ma ho caldo e mi ammalo con l'aria condizionata.

10) la mia cameretta
ho quello che mi serve e bisogno di niente.

e gira tutto intorno a me.

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La recensione Un leggerissimo disturbo da panico di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1999-07-23 00:00:00

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