Gli ILUITEQ non sono una band come le altre. La “creatura sonica” composta da Sergio Calzoni e Andrea Bellucci si è segnalata, sin dagli esordi, per una vena smaccatamente sperimentale che, a molti, ha fatto drizzare le orecchie. In un mercato discografico (e non solo) nel quale si (ri)cerca sempre la soluzione più facile e immediata, i due sound-artist dell’Emilia Romagna vanno proprio in un’altra direzione.
Per comprendere quanto detto vi invito all’ascolto di A Possibile Tomorrow, forse la traccia che più mi ha segnato durante l’ascolto di The Loss Of Wilderness il loro nuovo disco (dal titolo bellissimo). A Possibile Tomorrow è aria fresca di montagna in formato elettronico, una sublimazione di concetti, arrangiamenti e orchestrazioni due musicisti che più unico di così non si può. Musica ambient che si fonde con una costruzione apparentemente semplice, in realtà profonda e complessa, che porta l'ascoltatore in una ragnatela di suoni, echi e rimandi dotata di un fascino fortissimo. Un fascino fortissimo che, il più delle volte, si esercita nel togliere strati di musica, piuttosto che nell'aggiungere.
Certo non è musica facile, non è musica per tutti, ma neppure arrivare in cima a un monte, anche di “soli” mille metri è un’impresa che possono fare tutti. Ma poi, arrivato in cima, vuoi mettere il panorama?
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