Silvya Lane back to feelings 2021 - Pop, Easy-listening, Ambient

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Un'operazione di cui, seppur realizzata bene, si capisce poco il senso

Allora quando ho terminato di ascoltare Back to feelings di Silvya Lane debbo dire di essere rimasto con un sacco di pensieri in testa, non tutti positivi. Ma partiamo dalla pars construens. L'artista trevigiana ha una bella voce, delicata e potente a seconda dei casi, capace quasi sempre di veicolare con buona cognizione di causa la carica emotiva del dato pezzo. Tuttavia mi è proprio sfuggito il senso dell'operazione che rappresenta Back to Feelings: infatti che "senso", perdonate se utilizzo ancora questo termine, ha realizzare, nel 2021 un disco di sole cover arrangiante più o meno esattamente come i pezzi originali?

Questa roba qui, questa domanda ancestrale, mi ha fatto proprio uscire di matto e quindi ho tentato di trovare risposte in quello che la stessa Silvya Lane ha scritto a proposito del suo lavoro: "Ho scelto tutti brani in lingua inglese poiché amo il suono di questa lingua quando viene cantata, la trovo molto più "morbida", tuttavia non è escluso che un domani io possa cimentarmi magari con qualche singolo nostrano".

Ecco allora che è tutto chiaro, ecco perché fare la cover di Only You: perché questa era una necessità in primis di Silvya Lane che quasi in una specie di rito purificazione singolare ma destinato a tutti ci mostra quello che lei sentiva di fare: un disco quindi soprattutto per lei poi, nel caso, anche per il pubblico.

E questo, almeno per il mio modo di vedere le cose, al di là di alcune cover molto poco convincenti, è al tempo stesso il più grande pregio e il più grande (enorme) difetto strutturale dell'intero album. L'artista c'è, il concept meno. 

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La recensione back to feelings di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-10-24 08:14:18

COMMENTI (1)

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  • Silvya 3 anni fa Rispondi

    Salve Mattia, mispiace non ti sia arrivato il "concept" del mio album, che era appunto, trasmettere emozioni (il titolo è un grande aiuto!) Tornare indietro, ai sentimenti, a quando nelle canzoni venivano previligiate le sensazioni provate durante un ascolto rispetto al numero di follower e all'apparenza di giudizi che al giorno d'oggi fanno da scudo tra i vari schermi. Ho voluto farlo scegliendo con cura delle cover dei miei pezzi preferiti, in modo da far conoscere la mia linea stilistica vocale, che altrimenti con brani inediti a mio parere non si sarebbe potuta conoscere non avendo confronti. Su una cosa però c'hai centrato in pieno: questo album l'ho fatto per me, poi come tutti gli artisti sentendo il bisogno di condividere, per gli altri. È vero!!! Ho passato la vita a farmi problemi per ciò che pensavano gli altri, e a un certo punto ho smesso. E ne è la prova la mia reazione a questa tua recensione. Mi rincresce non ti sia arrivato il senso del mio lavoro svolto durante tutta la pandemia, ma la vittoria personale più grande è che io ne sono lo stesso soddisfatta, questo non ha prezzo. Buona vita e buona musica! ?