Arctic Plateau Songs of Shame 2021 - New-Wave, Post-Rock, Shoegaze

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Dopo nove anni di silenzio, il ritorno di Arctic Plateau, REM in salsa shoegaze

Già soltanto ascoltando l'attacco di Songs of Shame si comprende che in Arctic Plateau è avvenuto un cambio di rotta, un rinnovarsi di linfa che porta prima di tutto a una giusta distanza dalle atmosfere suggestive e cupe nei suoni di The Enemy Inside, uscito nove lunghi anni fa.

Il nuovo disco del cantautore romano inizia con l'intenzione di trascinarsi dietro le vibrazioni shoegaze più che quelle post-rock, in modo da rendersi più accessibile, più fruibile da un pubblico allargato. I codici vengono de-criptati e si vira verso sonorità riconoscibili, grazie a un cantato sempre più avvicinabile a Michael Stipe, e ad alcune scelte azzeccatissime di arrangiamento, che non rinuncia all'epicità, come in We're never falling down.

Songs of Shame è prima di tutto un disco fatto di intro giuste. Potrà sembrare una banalità, ma iniziare bene un pezzo è fondamentale, soprattutto in un genere fatto di rincorse e ascensioni di ritmo e pienezza. C'è della maestria nella composizione di questi quaranta minuti di new wave alla vecchia maniera, con un approccio abbastanza asciutto da poter sviscerare la propria interiorità travagliata senza sbrodolare nei sentimentalismi. Il chiavistello dell'emozione è messo saggiamente nel breve intermezzo L'Arsenale, settanta secondi da colonna sonora che traghettano sulla seconda sponda del fiume, molto simile alla prima, ma non per questo altrettanto interessante.

Le lacrime rimangono aggrappate alle corde delle chitarre, in attesa di colare giù definitivamente nelle tracce finali, dove la maggior cupezza non appesantisce un finale più che giusto, che torna in parte all’ovile post-rock. E infatti Red Flowers si chiude con la proverbiale cavalcata, pacata certo ma dall’inconfondibile sapore di epicità. Fa da specchio a un disco sempre misurato, ma mai sotto tono. Un disco dal sapore retrò, in mano ad un autore dalle mani consapevoli. Un bel ritorno.

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La recensione Songs of Shame di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-12-31 10:58:57

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