Moregrè Non mi bastano 24 ore al giorno 2022 - Punk, Hardcore, Emo

Non mi bastano 24 ore al giorno precedente precedente

Una raccolta di canzoni punk fino al midollo, una fotografia dettagliata di realtà di ogni giorno che non aspirano all'universalità, ma che vogliono raggiungere chi è possibile raggiungere con la forza di una musica sparata a tutto volume!

Non mi bastano 24 ore al giorno è l'ultimo ep dei Moregrè, band formata da quattro musicisti (Fabrizio, Mez Bert e Nic) fuori sede che trovano come punto d'incontro la cittaà di Bologna.

Si tratta di una raccolta di 5 canzoni in stile punk, sanguigne e vulcaniche come la vena più classica del genere nel quale si muovono.

Musicalmente la ricetta è semplice: batteria e basso che hanno come obiettivo quello di creare un'impalcatura infrangibile di decibel e rabbia, un muro di chitarre, zero soli e tanta distorsione, testi in italiano che non aspirano alla poetica ma badano all'essenziale, senza cadere nel banale.

Missaggio e mastering purtroppo non colpiscono positivamente, perché si è puntato più a raggiungere una pasta sonora che è un cliché del punk, quando si poteva forse osare di più e ricercare un amalgama ad hoc sulle canzoni che, è vero che richiamano panorami sonori precisi, ma non necessariamente banalizzati e banalizzanti. Resta comunque un lavoro di ricerca, seppur superficiale, di resa sonora applicata al punk.

Interessante la scelta di un cambio di passo con la canzone Perdonami, dal beat più lento e dal groove di cemento armato. Anche al livello di pathos è la canzone più penetrante e si sente subito la differenza con le tre canzoni precedenti. Pregevole il gioco di pieni e vuoti interpretato soprattutto dalla batteria che passa da un groove crashato a una ritmica sui soli fusti.

Marcia in più in questo lavoro sono voci e testi che si muovono come delle onde lunghe e riescono a restituire cambi di stato d'animo ad ogni onda. I testi sono semplici ma ficcanti e le voci sono sì urlate, ma con tanta anima e trasporto. Non è solo la rabbia punk a venir fuori, ma tante belle venature di frustrazione, di tenerezza nascosta dal grido, di nostalgia, di presa di coscienza alternata all'incapacità di accettarla del tutto.

In conclusione Non mi bastano 24 ore al giorno è un ep che scatta una fotografia di un momento preciso. Più che semplicemente ascoltata, va visualizzata per coglierne le sfumature, le luci e le ombre. L'ascolto è sempre molto adrenalinico e le cinque canzoni passano in fretta lasciando un sapore agrodolce e il bisogno di combattere il silenzio che segue la fine dell'ultima delle tracce. Si tratta di un lavoro maturo, di una maturità forse non del tutto consapevole.

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La recensione Non mi bastano 24 ore al giorno di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-03-14 16:44:52

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