DJSTIVO Dopo la notte 2022 - Jazz, Elettronica, R&B

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Dopo la notte è una culla che si muove lenta, dentro alla quale si trova un universo etereo e psichedelico, ricco di contaminazioni, di jazz e di elettronica scandito da beat lo-fi ipnotici e retrò.

Dopo il rilascio di un ep e di un numero considerevole di singoli è giunto per i DJSTIVO il momento di debuttare ufficialmente con il primo album: Dopo la notte. Per questo è rimasta confermata la collaborazione con l’etichetta Totally Imported, con cui la band milanese aveva già prodotto l’ep Tranquillo.

Sono loro stessi a definire la propria musica come una ricerca che inizia dal jazz, genere centrale in tutto il disco a cui si mescolano elettronica, soul, urban, lo-fi e pop in uno sguardo d’insieme che punta a un effetto psichedelico che trascina chi ascolta in un altrove distaccato ed etereo. È ascoltando MILANO che ci si sente alleggeriti e trasportati da una ritmica scarna su cui ballano le note di un pianoforte che – in pieno stile lo-fi – richiama fraseggi jazz, mentre cori soffusi reggono l’armonia di un brano che sembra fluttuare senza esplodere né cadere mai.

È quasi un esperimento di ipnosi, che ricorda i brani di Venerus e MACE, di EKKSTACY o WHOA di Birthh, senza tuttavia esserne una copia sbiadita senza originalità. Dopo la notte è un lavoro complesso che esplora diverse sonorità, diversi approcci musicali. Dall’elettronica dei vocoder e dei sintetizzatori di UNA POESIA CELESTIALE, fino al jazz d’ambiente di NEW YORK ’44, alle contaminazioni drum’ n’ bass e trap che si sentono irrompere in CORRI, ogni brano del disco è un tentativo che attesta il coraggio, la ricchezza di visioni e la capacità tecnica della band.

Ognuna delle tracce è inoltre incentrata sull’incontro tra parte musicale e testi intimi, in cui le parole cadono ritmicamente in un susseguirsi preciso e curato. Ad attirare più attenzione delle altre esecuzioni è – proprio per il maggior fascino del testo – SOTTO ’O SOLE VENE E VA, che ricorda Frah Quintale nell’utilizzo degli strumenti, che, fedeli ad un progetto pop, scandiscono un ritmo sincopato sulle note di un baso profondo che trascina tutta la sezione armonica in un movimento ondulato e psichedelico. A catturare è però l’obbligato tra basso, chitarra distorta e voce, che addolcisce la fine del ritornello cullando chi ascolta mentre una voce dolce e delicata riflette e racconta di una storia d’amore che torna ad essere presentata anche in 5 MINUTI.

Una tale commistione di elementi si pone sulla scia di artisti che stanno esplorando le possibilità dell’incontro tra lo-fi, jazz e pop, e Dopo la notte si delinea come una tappa obbligata nella scoperta di questa commistione fantasiosa.

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La recensione Dopo la notte di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-06-06 16:23:24

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