La musica di Jamie si focalizza sulle connessioni tra le persone, in un respiro inclusivo dove stanze urban si tingono di pop e punk
Aziz Gazzella diventa per tutti Jamie, quando si tratta di dare libero sfogo alla propria creatività ed emotività. La recente primavera diventa per l'autore classe 2002 il momento opportuno per chiudere il cerchio attorno una prima stagione creativa, pubblicando il suo extended play d'esordio intitolato “Legami”, autoprodotto su distribuzione Artist First.
Sette tracce (prodotte da Echoes e che vedono alternarsi al microfono le featuring di Venz, xDiemondx e Zen) il cui focus concettuale ruota attorno i sentimenti, le connessioni, i legami (appunto) che talvolta finiscono per sfiorire, altre volte resistono rigogliosi al trascorrere del tempo. In tale contesto, le canzoni di Jamie si propongono di essere una cura, un balsamo attraverso le parole e le note. Perché è vero che ci sono forti concetti alla base, ma anche la resa musicale d questo album è tutto fuorché scontata: dai terrotori urban si finisce per incontrare il pop, spingendosi fino al punk, in una wave di aperture simbolizzate con efficacia dall'artwork di copertina, eloquente nella sua forma grafica senza necessitare troppe spiegazioni.
C'è modo e modo di approcciare la prova d'esordio, Jamie archivia questo passaggio delicato con piglio brillante e autorevole: le idee sono ben definite e “Legami” finisce per essere un buon prodotto, da considerare con fiducia in vista di ulteriori sviluppi.
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La recensione Legami di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-06-26 19:42:30
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