Morris Punk Dreams 2022 - Rap, Pop punk

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Primo EP di Morris tra sonorità rock e testi pop

Il primo EP di Morris, al secolo Manuel Feliti, si caratterizza per le sonorità a metà strada tra il rock, la trap ed il pop. Nonostante il nome del disco faccia riferimento al punk questo genere non risulta tra i protagonisti dell'album.
C'è la chitarra elettrica, è vero, ma gli scenari che evoca sono più quelli del power pop: ritornelli e strofe sono estremamente melodici - a differenza di quelli del punk, molto più ruvidi e meno "radiofonici" - la voce è parecchio effettata spesso con l'autotune. 
Non per questo manca l'energia: in brani come Forse la chitarra, e più in generale la classica strumentazione rock (basso e batteria) si sente parecchio e dona al brano un discreto livello energetico.
A tratti il cantato lascia spazio ad una sorta di rap (o trap), ma sono rapide incursioni che non caratterizzano più di tanto il disco.
La title track, Punk Dreams attacca con un intro di chitarra appena pizzicata che accompagna la voce e così prosegue. Il risultato è una ballata, che per certi versi può risultare interessante e ben riuscita, dedicata ad un'amore finito ed alla fine dei sogni adolescenziali.
Nel complesso il primo EP del milanese Morris è un disco pop, con qualche sonorità prese qua e là dalla scena post punk: Blink 182, o gli italiani Finley. Di punk c'è poco o niente, ma non per questo è un lavoro scarso o di poco conto.

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La recensione Punk Dreams di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-07-05 18:28:34

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