Nefesh Modern Lieder 2022 - Rock, Alternativo, Acustico

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Quando una chitarra si fa orchestra e riesce a penetrare le porte della comunicazione facendo leva soltanto su una voce empatica e carismatica si può assistere al miracolo senza tempo della forza della musica!

Modern Lieder è il quinto lavoro in studio dei Nefesh, band nata nel 2004 intorno alla carismatica figura del chitarrista Luca Campis, con alle spalle, oltre che una già notevole discografia, una grande quantità di palchi italiani e internazionali.

Si tratta di una raccolta di sette brani arrangiati con il solo ausilio della chitarra classica di Luca e della voce di Matteo Sbrollini. Si parte con un'introduzione di sola chitarra, per poi passare al riarrangiamento di canzoni dei passati album dei Nefesh, ma anche una cover dei Limp Bizkit e una dei Deftones.

Il titolo stesso dell'album offre la spiegazione migliore del modo in cui sono state reinterpretate le canzoni di questo disco. Lieder è, in tedesco, letteralmente "canzone" ed era composta da due soli strumenti: un accompagnamento di pianoforte ed una voce cantante.

Al livello tecnico il gioco è semplice da raccontare, perché una chitarra classica soltanto si prende la briga di ritmare ed armonizzare le trame musicali con l'uso esclusivo delle dita, così come tradizionalmente ci si approccia a questo strumento. Nondimeno, molto meno semplice è per chi suona riuscire a rendere il tutto con la completezza che noi ascoltiamo. C'è grande talento e c'è tantissimo mestiere nel alternare moduli arpeggiati e strumming e gestire i "pieni" e i "vuoti" che queste canzoni contengono nelle loro forme originali.

Eppure sono canzoni che funzionano perfettamente, perché sono molto diverse tra loro e perché vengono affrontate ognuna con una chiave di lettura differente. Anche le cover vengono fagocitate da questo "gioco" a togliere tutto per restituire solo l'essenziale.

La voce di Matteo è subito riconoscibile, essenziale e senza orpelli o prove di tecnica a se stanti, ma riesce ad essere sempre funzionale a ciò che canta e a passare da registri baritonali e salire, sporcandosi elegantemente e graffiando su registri più alti.

Al livello produttivo è lodevole la capacità di non cadere nella tentazione di riempire di effetti d'ambiente e modulazioni varie i soli due strumenti a disposizione, rischiando di confondere le acque. Le tracce sono bagnate al punto giusto da riverberi che suonano molto naturali e poco, pochissimo altro. Questo rende l'ascolto sempre a fuoco e non nasconde nulla della tecnica chitarristica da una parte e nulla della timbrica particolare della voce.

In conclusione Modern Lieder è da interpretare come un divertissement, il bisogno personale di fare di un limite (quello dell'ensemble musicale scelto) un'opportunità e giocarci sopra fino a superarlo con successo. L'ascolto è liscio e fluido, senza intoppi e l'ambient abbastanza dark lascia un buon mood. Si tratta di un disco maturo e con carattere da vendere, anche solo con una chitarra classica ed una voce.

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La recensione Modern Lieder di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-07-15 15:42:06

COMMENTI (2)

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  • vanninifrancesco 2 anni fa Rispondi

    @LucaL è stato un onore! Avanti alla grande ;-)

  • LucaL 2 anni fa Rispondi

    Grazie @vanninifrancesco sei stato preciso, accurato, sensibile, hai centrato in pieno lo spirito e gli aspetti fondamentali di questo lavoro.
    Un grande piacere averti avuto come recensore!