Seacrash Funghi, rane e farfalle al forno 2022 - Cantautoriale, Folk, Pop rock

Funghi, rane e farfalle al forno precedente precedente

Un intero mondo fatto di piccole immagini, di situazioni semplici eppure profondissime. Una semplicità complicata da raggiungere e una grandissima caparbietà nell'inseguirla. Un atto d'amore per la musica che vale la pena di ascoltare!

Funghi, rane e farfalle al forno è l'ultimo viaggio discografico di Seacrash (Antonio Littarru), artista sardo della classe '80.

Si tratta di una raccolta di nove canzoni che si muovono tra la musica d'autore, il folk e il pop. Sono un serie di fotografie, piccole immagini semplici immortalate con leggerezza e ironia. Tutti gli strumenti, batteria esclusa, sono suonati da Seacrash e questo è un plus valore, nella misura in cui tutto il disco è realmente suonato e c'è poca programmazione al pc.

La sezione ritmica vede una batteria poco penetrante e minimale che rende bene l'idea musicale e non ha bisogno di troppo trattamento per tirar fuori la propulsività di cassa e rullo.

Il basso suona molto rotondo e definito, con un timbro secco ed elegante. Non sempre le take sono precise e il poco editing talvolta rende l'andamento delle canzoni un po' zoppicanti, il che è al giorno d'oggi qualcosa di anacronistico che non ha più una giustificazione se non una precisa scelta stilistica che però rischia di sembrare più un'impuntatura a priori piuttosto che un bisogno artistico in un presente in cui è tecnicamente possibile non solo suonare infinite take e scegliere la migliore, ma anche rimettere in griglia i colpi fuori beat.

Molto belle le chitarre acustiche e le elettriche clean che suonano calde, perfettamente a fuoco e offrono una balance stereo avvolgente. Soffrono lo stesso problema del basso, essendo state con ogni probabilità registrate dopo, dunque già in una situazione di imprecisione ritmica. Ad ogni modo le sei corde sono ciò che da la forma e la sostanza definitiva alle canzoni e agli arrangiamenti.

Ci sono pochi suoni elettronici, qualche sporadico pad che ha l'unico ruolo di riempire e incollare tra loro gli altri strumenti.

La voce, capitolo sempre a parte, è la protagonista del disco. Tutti gli strumenti tendono a lasciargli spazio sia sul pentagramma che al livello di equalizzazione. Le chitarre spesso le fanno da contrappunto dando un risultato di pienezza sonora apprezzabile. Il timbro è subito riconoscibile, come il particolare modo di affrontare le note, più cantilenato che cantato. Missaggio standard pop all'italiana che vede la voce fuori dal mix, mediamente asciutta e con pochi effetti di ambiente e modulazione, al fine di tutelare l'intelligibilità delle parole.

I testi sono un susseguirsi di immagini molto semplici, di agganci poetici che non vogliono scavare a fondo, ma rimanere in superficie per essere fruite e comprese immediatamente. C'è un senso di stasi generale nella somma di musica e parole, una sorta di mancato movimento che rende tutto statico. Non è un bene e non è un male, ma è ciò che ad un certo punto salta alle orecchie e può starci benissimo, anzi è una caratteristica molto particolare che, se voluta, denota grandissima capacità narrativa e di composizione musicale.

In conclusione Funghi, rane e farfalle al forno è una prova di maturità, un disco che non aspira a somigliare a null'altro presente nella piazza cantautoriale italiana, ma che punta su un'originalità figlia di un'identità artistica molto spiccata e che si considera "fuori mercato". Si tratta di un oggetto di alto artigianato, un disco "fatto a mano" con amore, capacità, talento e esperienza. L'ascolto risulta fluido e tutto suona senza filtro, arrivando diretto alle orecchie, senza patine o ricerche stilistiche a tavolino. Un prodotto ben studiato che però preserva la propria indole estemporanea e spontanea.

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La recensione Funghi, rane e farfalle al forno di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-08-29 18:20:37

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