Luca Faggella Nachthexen 2022 - New-Wave, Dark, Shoegaze

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Minato da una realizzazione tecnica non così a fuoco come avrebbe meritato, Nachthexen di Luca Faggella non convince

Un peccato, un vero peccato. Non posso che iniziare così questa mia recensione di Nachthexen di Luca Faggella, uno di quei dischi nei quali il lo-fi invece di essere una risorsa si tramuta in una sorta di condanna. Già perché lo spirito darkwave e shoegaze di Faggella trasuda da ogni poro di questo album, che presenta sì qualche bel pezzo, come Falene, ad esempio, ma che è tragicamente minato da una realizzazione di tipo tecnico veramente non di livello.

Come dicevo all'inizio è un peccato perché qua e là, va detto in modo molto disordinato, ci sono cose interessanti, come i cambi di ritmo di Eresia o lo stile di Sfere ma tutti questi sforzi per convincere il pubblico e gli addetti ai lavori sono un po' vani con questo "livello" di registrazione. E dire che dal punto di vista del setting, il disco è pure figo, anzi fighissimo, come ci ricorda lo stesso Luca Faggella: "Streghe della Notte (in tedesco Nachthexen): così venivano definite le donne pilota del 588º Reggimento Bombardamento Notturno, unità d'aviazione sovietica della seconda guerra mondiale. Il reggimento, composto interamente da donne, nacque su iniziativa di Marina Raskova e fu condotto dal maggiore Evdokija Davidovna Beršanskaja". Eppure, come diceva qualcuno più bravo di noi e di voi, "le idee camminano sulle gambe degli uomini" e in questo caso le gambe non sorreggono le pur belle idee. 

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La recensione Nachthexen di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-10-23 13:55:00

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