MilitiaMacdara(s)2022 - Sperimentale, Elettronica, Spoken word

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Macdara Woods vive qui. Lunga vita all'avanguardia sperimentale dei Militia

Con la loro lunga storia e con tante esperienze all'attivo, i Militia sperimentano da sempre musica d'avanguardia, insofferente alle etichette. Questa volta dalla loro Umbria, con il sostegno del crowdfunding, hanno realizzato Macdara(s) - Suoni della poesia del XXI secolo, un cd e doppio vinile ma anche un film e un libro scaricabili grazie a un QR Code disponibile nel disco: si tratta quindi di un'opera multimediale, già selezionata e inserita nei cartelloni di molti festival e ispirata ai testi in inglese del compianto poeta irlandese Macdara Woods, le cui letture rivivono intrecciandosi con gli arrangiamenti della band. In particolare il trio formato da Dario Bavicchi, Fabrizio Croce e Giovanni Romualdi in questa produzione gioca con voci, chitarre, tastiere, percussioni e sonorità elettroniche.

Nel progetto, inoltre, emergono i frutti di un grande lavoro collettivo: ci sono la tromba e il flicorno di Paolo Fresu, i cori dei perugini Fast Animals and Slow Kids, le voci bianche del Conservatorio Morlacchi sempre dal cuore dell'Umbria, ma anche il violino, il sax, il clarino basso e il flauto, l'oboe, il piano elettrico, la fisarmonica e l'ukulele bass. L'opera può essere vissuta come un sentito omaggio all'importante autore irlandese del viaggio, che dà titolo e origine a tutto: aveva scelto Panicale (PG) come seconda casa, raccontando i paesaggi del Centro Italia (Kavanagh in Umbria), ed è scomparso nel 2018; i suoi versi nell'album si susseguono, si frammentano, si riverberano, si sovrappongono. Fra le tracce compare poi la voce di sua moglie, la poetessa Eilèan O'Chuilleanain.

Con queste premesse, una prefazione di elettronica, noise e distorsioni dà il via a un intenso viaggio nello spoken music, attraversato da ogni sfumatura possibile: il rock, il dark, i cori e il canto di Mending, i glitch, la voce roca di Displacements, gli inserti orientaleggianti che diventano brano pop (Blessed Thomas of Prague), i toni epici (Song), i suoni da videogame (The welder embracing silence), i cerchi dentro i cerchi attorno ad altri cerchi (Circles), le atmosfere di un'isola in cui il poeta sembra quasi cantare tra i serpenti (Clare island, Snake), fino a Big top music, un brano vero e proprio a chiusura della tracklist.

Lunga vita all'avanguardia sperimentale dei Militia. Macdara Woods vive qui.

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La recensione Macdara(s) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-11-17 20:29:22

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