Iver & the driver Samples And Oranges 2006 - Indie, Elettronica, Acustico

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Nel 2005 si fondono, come nuvole sopra il Gran Sasso, le idee e le esperienze di Giustino Di Gregorio (campionatore) e Paolo Marini (voce e chitarra) per dare vita a Iver & the driver. Nel settembre 2006 esce "Samples and Oranges", prodotto dalla Ghost Records, album indie ricco ed intenso.

Sarà che i due musicisti non sono degli ingenui (nel ’99 esce Sprut di G. Di Gregorio, edito dalla newyorkese Tzadik di John Zorn, mentre P. Marini canta e suona in gruppi come Orange Indie Crowd o Famous Player), ebbene il risultato è originale e competente. Elettronica sperimentale che aderisce ad un indie-rock ora acustico ora autoriale ora psichedelico. Sonorità sospese e leggere che s’avvicinano a The American Analog Set o all’agrodolce dei Jennifer Gentle. Il tutto sotteso da una sapiente tela di rimbalzo: l’inconvenzionalità. I due sembrano evitare la prevedibilità del loro linguaggio, ed allora la melodia acustica si fà fenice. Rarefatta, polverosa, blues o glitch, muore sotto un mantello malinconico e rinasce col sole che ingiallisce i campi hippie. Ed allora intervengono i sample sonori e vocali di Di Gregorio, evocativi tanto da sembrare per un attimo colonne sonore.

Un po’ stralunati e in movimento a volte disarmante, Iver & the driver compongono ritmi altruisti che sembrano allentarsi, invece si appigliano al lembo della maglietta e non abbandonano, forse è per questo che offrono arance. Un sound leggero nel migliore delle accezioni: piacevole senza essere superficiale, stupisce e gratifica l’ascoltatore. Il talento c’è, potrebbero osare di più.

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La recensione Samples And Oranges di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-09-04 00:00:00

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