Martino Adriani Occhi 2022 - Cantautoriale

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Il terzo album di Martino Adriani passa in rassegna diverse sfumature del pop, con qualche imperfezione

Il romanticismo è una cosa seria. Lo sa bene il cantautore salernitano Martino Adriani. Nel suo terzo album – Occhi – parla di coppie e mette a fuoco relazioni che si intrecciano. 

Martino Adriani ricorda Eros Ramazzotti. Tante chitarre e una ritmica semplice dal tiro accentuato. Si aggiungono gli effetti e le tastiere. Con questi due strumenti i brani sono amalgamati e omogenei. Mentre a dare dinamica ai pezzi sono pianoforti e archi. Oltre a vari strumenti diversi per ogni traccia.

Le canzoni hanno in comune il tema dei testi. Ma l'accompagnamento di ogni brano si muove a sé e prende come riferimento sempre un sottogenere del pop differente. Rospo è un pezzo claustrofobico. Le sonorità sono scure e l' arrangiamento minimale. Lampadine ha una melodia onirica e retrò e ricorda Il mio maglione tuo dei Thegiornalisti. Mentre Radici è il brano più sperimentale dell'album. Sintetizzatori e drum machine incalzano un groove lento. C'è un po' tutto (e un po' niente).

Nel disco ci sono alcune imperfezioni. La voce e gli strumenti hanno due riverberi diversi. Martino sembra chiuso in una stanza mentre i musicisti suonano vicino a noi. Non viene creato l'effetto della musica dal vivo.

L'album ripesca il pop di cui abbiamo parlato e lo ripropone. Post-produzione e coraggio sono gli ingredienti necessari, e sarò curioso di sentire il risultato.

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La recensione Occhi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-01-25 22:06:00

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