Bluem Nou 2023 - Cantautoriale, Elettronica

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“Nou” è la prima tappa di un viaggio che non è ancora partito, con un itinerario tra hyperpop ed effetti spaziali

Nella mitologia greca c’è una tragedia in cui nuovo e antico si scontrano. La protagonista è una donna, una maga, tradita dal marito con Creusa, una giovane principessa. È il mito di Medea. La maga invidia la bellezza di Creusa. È disperata e si vendica del marito uccidendo i loro figli. “Povera Medea”, è la reazione più popolare tra chi legge la tragedia. BLUEM è di un’altra opinione.

Si chiama Chiara Floris, è una giovane musicista e produttrice sarda con base a Londra, e nel suo nuovo disco – Nou – intitola la prima traccia del disco Creusa. È un brano strumentale con sintetizzatori spaziali e piccoli campioni di voce. È il suo secondo album e il titolo in sardo significa “nuovo”. Medea fatti da parte. Tradizione scansati. BLUEM vuole “portare qualcosa che da parte mia non ha precedenti”, dice. È a metà strada tra il clubbing di Jamie XX e il pop elettronico di Rosalìa. Si insinua in un'intercapedine tra hyperpop e folk che – questa volta da parte mia – non ha precedenti.

Suona con sintetizzatori e drum machine. Canta con nostalgia e voce sottile. Assembla tutto insieme a una sfilza di musiciste e musicisti che collaborano con lei. Arssalendo, Giumo, Luigi Visconti, BawrutMalakay e Rani hanno contribuito alla produzione, mentre Moonlight è un featuring con Yasmina. Il beat con drum machine acida ed effetti sottili, che ci portano tra le stelle mentre sotto suona un tempo reggaeton. Ma è in Adele che spicca il contrasto tra classico e nuovo. Il violino di Adele Madau si intreccia con campioni che ricordano il frusciare dei rami nel bosco, voci in lontananza che si accodano in una processione guidata da BLUEM. 

È una grande carovana guidata dalla musicista. Mi accodo e li seguo tra i ruscelli e i sentieri dissestati, sotto un cielo scuro e senza nuvole. I pianoforti elettrici della title track e la voce in Sula mi sparano nello spazio siderale. Scendo. BLUEM ha allestito un concerto in riva al mare. Si balla lentamente. Il tempo è cadenzato. Spezzato. Epilettico. Come in AM. Poi velocissimo come in Piano Song, il quarto singolo che ha anticipato l’album. È musica pronta a salpare, a portarci in terre lontane e sconosciute. Un viaggio senza scopo e senza meta. È la prima tappa di un percorso inesplorato, ma se ti affretti fai in tempo a partire anche tu.

Medea alla fine ha ucciso Creusa. BLUEM ha ucciso Medea.

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La recensione Nou di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-05-12 00:00:00

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