Nessuna blasfemia ma tanta inventiva
Allora ci aveva già provato, a suo tempo, Lucio Dalla ma Akirah con IO CRISTO fa un passo ulteriore: già perché non solo realizza un pezzo ma dedica, diciamo così, un intero album, un intero concept album alla corrispondenza tra la figura del Cristo e sé. Ora, vi vedo, so che state alzando il sopracciglio, e anche se non ce la fate a livello muscolare idealmente lo state facendo, ma seguitemi perché, proprio come voi, ero abbastanza scettico avendo letto la scheda di presentazione. Poi, con calma, mi sono messo ad ascoltare questo disco e debbo ammettere, anche grazie a tracce come "Paura (la croce)" o "Mia figlia (lo spirito santo)" (a mio avviso la canzone riuscita meglio dell'intero lavoro), sono finito per apprezzare questo disco.
Un disco che, vorrei sottolinearlo con l'evidenziare se l'editor del sito mi concedesse la possibilità, non suona mai come blasfemo o peggio ma che, in realtà, è un bel ragionamento, talvolta più epidermico, altre più profondo, tra questa "assonanza". Si parla poi di San Michele Arcangelo, del Diavolo, naturalmente, ma anche della differenza tra l'uomo e il riflesso del proprio io, insomma anche (se non soprattutto) argomenti "pesanti", strutturati, trattati con cura e garbo da Akirah, nel suo stile rap e lo-fi. Insomma un bel disco, con qualche sbavatura certo, specie all'inizio, ma che è, per lo meno, qualcosa di, come dire, stravagante ma riuscito nel panorama italiano. Specie quello hip-hop.
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La recensione IO CRISTO di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-12-07 09:08:42
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