So Beast BRILLAS 2023 - Rap, Hip-Hop, Elettronica

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Più che album di remix, il nuovo lavoro in studio dei bolognesi So Beast è un lucidissimo esempio di come un'identità possa cesellarsi mutando la forma dei propri stessi tratti somatici

Chi l'ha detto che un disco di remix non debba essere considerato un'opera a sé stante dotata di capo, coda ed evoluzione interna legata ad ogni singola scelta metodica e contenutistica? La storia della discografia internazionale è piena di esempi validi da poter giocare per battere il banco in un qualsiasi dibattito culturale definibile in quanto tale. Certo, quelli da noi tirati in ballo in questa sede non sono nomi arcinoti e altisonanti, ma poco – se non nulla – importa perché ciò che conta realmente è la sostanza insita in ogni gesto sonoro posto in essere con rispettivo riscontro cultural-emozionale.

I bolognesi So Beast, al secolo Katarina Poklepovic e Michele Quadri, proseguono, in verità, un discorso musicalmente ideologico che ha già dimostrato versatilità e ampiezza di vedute tra le viscere di un esordio in studio, Brilla, coscienziosamente incline alle più disparate contaminazioni (rap, synth pop, ambient, techno e chi più ne trova più ne metta). Non è un caso se a supportare il tutto c'è stata e c'è ancora una garanzia di qualità come l'accoppiata Panico Dischi e La Tempesta, perché sperimentare sul serio vuol dire partire da solide basi identitarie per ricercarne di nuove e sempre più necessarie per una continua rimodulazione di un sé artistico mai pago di ciò che ha tra le mani.

Ora è il caso di donare nuova linfa vitale proprio a quelle composizioni di partenza (grazie al brillante supporto manipolatorio di Mo Chan, Fight Pausa, Pipya, Vrh, Agnusdei & Stermieri, Palazzi d'Oriente e Ich.Bin.Bob) ma senza mettersele alle spalle voltando pagina, bensì estrapolando da esse ogni possibile mutevolezza strutturale che permetta di approdare su nuovi lidi sonici e argomentativi che da quelle ceneri ardenti rinascono e rivivono per esplorare mondi altri da sé.

Ciò che emerge e centra il bersaglio in un lavoro come il semi-nuovo album Brillas, allora, evolve il proprio raggio d'azione anche calandosi tra le viscere della più apparentemente innocua predisposizione lo-fi da cameretta ma con spiccato senso della melodia un po' alla Daniel Johnston (Magic hills), per poi sprigionare tutto il suo potenziale catartico a cavallo di suggestive coniugazioni drum and bass con spigolature techno (Air) che respirano in simbiosi con reminiscenze cyber-electro-punk non di poco conto (Apparently), quando non sottomesse a un sophisti-electro-pop in salsa semi-trap ma con larghissime e affascinanti vedute dark wave (Screenlight).

Non mancano ulteriori esperimenti in sede di montaggio con, in più, perturbanti rivalutazioni synth-blues (a tratti, in Walkhigh sembra di approcciare un sorta di fantasma in acido dei Morphine), così come cardiopalmiche pulsazioni rave-IDM (Raw edge), esplorazioni su confini afro-reggae (Eyes of the satellite) e introspezioni techno-ambient (Dark) per la chiusura di cerchi concentrici che sembrano universi paralleli tra i quali ondeggiare a piacimento a seconda delle più pure e genuine necessità esistenziali.

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La recensione BRILLAS di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-11-30 11:43:00

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