Jolaurlo In Mediata Mente 2007 - Rock, Elettronica

In Mediata Mente precedente precedente

Gli Jolaurlo si muovono da un retroterra vicino ai No Doubt di prima maniera, come evidente dal loro precedente lavoro “D’Istanti”. Tuttavia questa loro estrazione ska punk sembra ben lontana, dato che le prime cose che vengono in mente ascoltando questo nuovo “InMeditaMente” sono gli anni ’90 italiani, gli anni di Meg, Scisma, 24 Grana, Madreblu, 99 Posse o Subsonica, per citare un po’ alla rinfusa ed a tratti senza cognizione di causa.

Il disco inizia benissimo con un rock elettronico molto melodico, ritmato e trascinante, con ritornelli che piacciono subito e rimangono in testa. Ed anche se a tratti il gruppo non riesce a concretizzare tutte le potenzialità dei pezzi, con qualche passaggio debole qua e là, i primi quattro brani fanno la parte del leone. Nella seconda metà si avverte un po’ il calo della tensione, ma l’album ci riserva ancora bei momenti, come “Maria TV” con il suo bel basso o “Parte SX”.

Tirando le somme gli Jolaurlo di “InMeditaMente”, pur non aggiungendo nulla di nuovo al panorama, di certo scrivono una pagina piacevole, il che non è poco. Avanti così.

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La recensione In Mediata Mente di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-12-10 00:00:00

COMMENTI (5)

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  • jolaurlo 14 anni fa Rispondi

    Ammazza oh...
    non ci avevo mica fatto caso a questo scambio di messaggi.
    Voglio conoscere Gigi...con un po' di ritardo... :)
    Effettivamente riascoltando "InMediataMente" a distanza di tempo credo che avrebbe dovuto ricevere più cure in sala di registrazione.

    Per il resto, resta sempre il secondo figlioletto di jolaurlo e si sa... "ogni scarrafon è bell a mamma sua" :)

    Gianfranco.

  • utente0 17 anni fa Rispondi

    Sono ancora io, scusa se non faccio login.

    Nulla di cui scusarti, per carità

    Una nota sui Bisca: mia svista, ma non ha inficiato sulla recensione, ho probabilmente letto male mentre cercavo i nomi dei vecchi brani da riportarti nella risposta cui sopra.

    Non reputo la mia recensione una stroncatura, anzi. Una stroncatura è la rece agli Infection Code, non certo questa.
    Comunque sono contento che gli Jolaurlo ti abbiano entusiasmato a tal punto, sono convinto che se i ragazzi riusciranno a raccogliere consensi così netti in tutti i iloro live andranno molto lontano. Un bene per tutti.

    Ciao!

  • utente0 17 anni fa Rispondi

    Grazie Andrea per avermi risposto...son contento, sento però di dover "difendere" gli jolaurlo, perchè secondo me meritano già di più.

    Parto dalle sciocchezze:
    1)secondo me la voce in poesia inutile è più vicina a Mara redeghieri(ustmamò) che a Meg.

    2)Trovo che "InMediataMente" sia un album totalmente differente da "D'istanti", perciò non puoi fare questi paragoni e soprattutto se devi recensire un disco, devi recensire quel disco e non mixarlo con uno precedente(sia chiaro che non voglio essere presuntuoso nel dirti come si fa una recensione...e mi scuso).

    passiamo alle cose un po' più serie:

    3)Penso che nella recensione di un disco, si debba osservare tutto: musica, testi , elaborazioni grafiche e credits.
    Se tu fossi stato più attento, avresti notato che questo cd non è stato registrato con i Bisca(come è stato scritto per D'istanti)ma con Daniele Grasso il quale, senza nulla togliere ai partenopei, penso abbia qualche competenza in più in materia di rock e rumore...non cito i suoi lavori perchè non stiamo parlando di lui.

    4)Scusami se calco la mano, ma se tu avessi prestato attenzione anche al sito internet del gruppo,ti saresti imbattuto in un termine che no, non è nuovo, ma coraggioso.
    Mi sembra che il gruppo si discosti da tutte le etichette di genere e si definisca Pulp Rock, la quale definizione viene pure concettualizzata e riportata musicalmente su cd.
    Penso inoltre che è un gruppo giovane e che possa apportare novità; ma se gli si spezzano le gambe con malainformazione e scarsa attenzione nell'ascolto(il rock sprigionato dalle chitarre di non ho più voglia è tutt'altro che calante), dubito che queste novità possano essere notate.

    Andrea, perdonami se sono stato brusco, ma mi sento stufo di una scena musicale italiana che si adegua.
    Oggi siamo pieni di gruppi che si definiscono indy,emo,punk,elettroclash,elettroRock, gruppi che non fanno altro che seguire le mode di qualche genio.
    Io preferisco un gruppo che abbia la presunzione di creare una moda e faccia di tutto per diffonderla.
    Da lettore di RockIt, ti invito a riascoltare il cd e a rifletterci su...magari correggendo qualcosa nella tua recensione.
    Scusami ancora...
    Gigi.

  • brainandwodka 17 anni fa Rispondi

    Ciao Gigi,

    sono contento tu abbia visto live e gradito gli Jolaurlo. sono anche contento dell'intervento pacato, merce rara alle volte qui intorno :)

    Per quel che riguarda le tue domande, tento di spiegarmi. Ascoltando l'ultimo disco degli Jolaurlo le sonorità mi hanno fatto venire in mente la scena indipendente anni '90, per la parte ascrivibile ai gruppi citati. Per alcuni (es. Meg in "Poesia inutile") i riferimenti sono anche puntuali, per altri è questione di sonorità e forse anche rimandi contestuali (da qui il mio "a tratti senza cognizione di causa", perchè per alcuni nomi in realtà non saprei darne ragione effettiva, semplicemente mi vengono in mente).
    Il fatto poi che gli Jolaurlo abbiano lavorato a questo album con persone dei Bisca mi dice che su certi paragoni tanto lontano non stavo finendo :)

    Per i No doubt (quelli dei dischi precedenti "The return of Saturn") li sento in brani del vecchio cd come Ansiolitic o Lasciami.

    Sul non aggiungere nulla, dipende molto da cosa si intende per aggiunta. Non sono, per far capire il mio personalissimo criterio, i Quintorigo di Rospo o Frankie Hi-NRG o i CCCP o Battiato o Elio. Non presentano vette qualitative o di innovazione stilistica tali da farne punto di riferimento o paragone. Hanno una loro personalità, indubbio, ma per me "aggiungere qualcosa ad una scena" è di più.

    In fine in quanto a mio gradimento, riconfermo, sono un episodio piacevole, alcuni brani sono davvero simpatici, la prima metà del nuovo disco sfavilla mentre la seconda cala di tono. Sono sulla buona strada, spero li vedremo crescere sempre più.

    Rimane il mio modestissimo parere.

  • utente0 17 anni fa Rispondi

    Ciao Andrea La Placa,sono Gigi Formentini, appassionato di musica rock e frequentatore di RockIt.
    Rispondo a questa recensione perchè pochi giorni fa ho visto gli jolaurlo live al Rock Circus di Bologna.
    Ho comprato entrambe i loro cd...Dove sono i no doubt? e Meg?...i subsonica poi.
    e poi...come fai a sostenere che non aggiungono nulla alla scena italiana?
    riesci a motivarmelo?
    io penso che assieme ai discoDrive, sono una delle più belle realtà dell' underground italiano e mi dispiace che gli hai dedicato una recensione così scarna...ma il cd l'hai ascoltato con attenzione?
    Credo che se voi giornalisti non spingete un gruppo come questo, vuol dire che siam messi male.
    Senza offese per te...questo è un mio modestissimo parere.
    Grazie per lo spazio.
    Gigi.