Il monopolio tecnologico sulle nostre esistenze, filtrato attraverso riff di chitarra ruvidi e fuzzosi
"Un giorno parleremo al telefono mentre camminiamo per strada". Quando Joe Colombo proferì queste parole alla fine degli anni Sessanta, sembrava una visione assurdamente futuristica. Oggi questa frase più che profetica suona quasi ingenua, se confrontata con l’invadenza capillare della tecnologia nella nostra vita quotidiana.
Più che al celebre designer italiano, Mente Divoro, il nuovo singolo della Fottuta Band (sì, si chiamano veramente così e funziona da Dio), si ispira maggiormente a un altro intellettuale italiano, Pier Paolo Pasolini, che pochi anni dopo affermava che "La televisione - a cui oggi si aggiungono internet, smartphone e i social media ndr - ha un potere più forte della scuola, della Chiesa, dello Stato stesso".
A una manciata di settimane di distanza da Sangue, il power trio umbro torna con un pezzo in cui viene messo sotto i riflettori il vero e proprio assalto compiuto dalla tecnologia all'interno delle nostre esistenze. Un'offensiva lenta, graduale ma estremamente efficace, che ha condotto il mondo verso quell'omologazione del gusto, dei comportamenti e del linguaggio prevista sempre da Pasolini nei suoi ultimi anni di vita.
Questo appiattimento delle nostre singolari peculiarità, ci porta a vivere un'esistenza basata sul nulla, divisa tra il lavoro e un posticcio "tempo libero" in cui scrolliamo, guardiamo e consumiamo compulsivamente contenuti artificiali proiettati dagli schermi dei nostri telefoni. Tutto questo, pensando di rilassarci, quando in realtà ci stiamo gradualmente svuotando e intristendo, senza capire neanche il perché.
Un messaggio forte, veicolato da un lirismo ermetico, fatto di strofe brevi e incisive che ben si amalgama con una strumentale altrettanto abrasiva, basata su chitarre granitiche, reduci da un bagno acido di fuzz octaver e in grado di evocare i febbrili panorami heavy-psych e stoner rock portati da band come Wolfmother e Royal Blood.
Mente Divoro, grazie a un sound in bilico tra passato e presente, è un pezzo in grado di convincere sin dal primo ascolto. Una prova muscolare ed energica, che oltre a confermare le già buonissime valutazioni che avevamo espresso negli scorsi mesi, ci incuriosisce (e non poco) verso i singoli (o dischi?) che la Fottuta Band deciderà di pubblicare nel prossimo futuro.
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La recensione Mente Divoro di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-05-30 13:47:00
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