Descrizione

L’alienazione dell’uomo nella nuova società capitalista?

non è più come una volta, dove almeno riuscivi a distinguere il tempo del lavoro da quello della vita.
Oggi l’operaio moderno — che sia in fabbrica, in ufficio o davanti a un computer — finisce il turno e cerca di staccare.
Ma appena ha un attimo libero, si rifugia nella tecnologia.
Scrolla, guarda, consuma contenuti. Pensa di rilassarsi. In realtà si svuota ancora di più.

È una forma nuova di alienazione, più subdola.
Non ti accorgi di quanto sei stanco, confuso, insoddisfatto, perché sei sempre occupato a guardare altro.
La tecnologia ti dà l’illusione di una pausa, ma non ti permette mai davvero di fermarti.
Ti riempie la testa, ti distrae, ti spinge a confrontarti continuamente con modelli irraggiungibili.
E alla fine ti senti ancora più indietro. Ancora meno all’altezza.

Non ti viene nemmeno da dire “sto male” — perché non capisci esattamente cosa senti.
È solo un senso costante di disconnessione da te stesso.
Ma guai a dirlo ad alta voce.
Ti risponderebbero che devi solo trovare “il tuo flow”.
Come se fosse colpa tua.

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