Andrea MignonePreferirei una cosa lenta2025 - Cantautoriale

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La lentezza è una questione di pratica.

Una chitarra acustica. Un pianoforte. Una voce soffusa, tenue, delicata. Melodie leggere - verrebbe da dire eteree -, lente,  malinconiche. “La lentezza è questione di pratica, la lentezza è una gioia drammatica”.

Andrea Mignone firma il proprio EP d’esordio puntando dritto all’essenzialità. Via ogni tipo di orpello, la spina rimane staccata, rimane spazio per microfoni, corde di metallo, tasti in avorio color bianco e nero, forse per un computer (sarebbe meraviglioso se il sistema operativo utilizzato fosse stato il Windows 95!) ed ecco qui Preferirei una cosa lenta.

Cinque canzoni che il cantautore beneventano fa sue con la promessa di portarle lontano, dove non c’è rumore, dove non esistono certezze, dove i pensieri si annaffiano con le lacrime. Gli arpeggi della chitarra e il suono di un pianoforte dalle atmosfere vintage accompagnano un cantato soffice, a tratti quasi sofferente. “Ti ascolto meglio se la luce è spenta”, recita il testo della title-track, parole che la dicono lunga sulla scelta stilistica di Mignone. Semplicità, spontaneità, ma anche grazia, leggerezza, che fa rima con bellezza. Già, i brani allineati all’interno di Preferirei una cosa lenta si fanno amare per la loro schiettezza, per il loro non andare oltre le righe. Ben vengano la leggerezza, la lentezza, la malinconia: servono a pensare, ad accompagnare una giornata di pioggia, a mettere in moto i pensieri, possono aiutare a vivere meglio, a ritrovare noi stessi, oltre a metterci al riparo dal logorio della vita moderna. Sembra poco ma non lo è.   

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La recensione Preferirei una cosa lenta di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-08-18 18:16:00

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