Giorgio Fazio Nothing but Simulation 2025 - Sperimentale, Elettronica

Nothing but Simulation precedente precedente

Un’indagine sul confine tra umano e artificiale, dove la musica diventa il linguaggio emotivo della simulazione in cui (forse) stiamo già vivendo

"Se viviamo già in una simulazione, cosa accade quando ne creiamo un’altra al suo interno?". È questa la domanda, dal forte retrogusto distopico, da cui Giorgio Fazio è partito per creare Nothing But Simulation, il suo primo EP.

Due tracce con cui il musicista e creative director nato a Catania e luganese d'adozione cerca di evadere dai righi del pentagramma per plasmare un progetto artistico tout court, che oltre al suono coinvolge anche immagini e spazio digitale

Oltre alle canoniche piattaforme di streaming, Fazio ha infatti esteso l'ascolto di questo EP su un sito creato apposta per il progetto, nothingbutsimulation.com. Una volta giunti su questa pagina, veniamo accolti da una schermata che sembra uscita da un episodio di Black Mirror: un vero e proprio ambiente generativo, in cui musica, ritratti del musicista siciliano generati con l'Intelligenza Artificiale e frasi sul rapporto tra identità umana e digitale - "Maybe every kiss is a perfectly sent data packet", "What if I'm just a temporary file?", ecc. - si mescolano senza soluzione di continuità. Un'esperienza conturbante, capace di fondere inquietudine, curiosità e induzione ipnotica.

Restringendo il focus all'ambito musicale, Nothing But Simulation diffonde nei nostri padiglioni auricolari una serie di atmosfere implose, basate su un elettronica sperimentale, fatta di magmatici impasti digitali, dominati da gemiti robotici, loop rotanti e martellanti pattern industrial (Nothing But Simulation) che sfociano in atmosfere più distese e raffinate, avvolte intorno ad eterei vocals femminili, synth delicati e beat lisergici (But Something Feels Real).

A metà strada tra la claustrofobia digitale à la Radiohead di Amnesiac e il raffinato minimalismo di artisti come Aphex Twin e i Télépopmusik, Nothing But Simulation è un mini-disco che, per la sua stessa natura "bifida", richiede uno sforzo intellettivo decisamente più profondo rispetto a un ascolto superficiale "da Spotify".

Una prima prova sulla media distanza con cui Giorgio Fazio racchiude in un'unica ed enigmatica soluzione musica, arti visive e la nuova frontiera dell'AI, mettendoci di fronte agli stimoli e ai timori che la tecnologia porta ogni giorno nelle nostre vite, mostrandoci come, anche dentro la fredda perfezione di un computer, possano nascere dei felici cortocircuiti creativi.

---
La recensione Nothing but Simulation di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-10-16 18:37:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia