Una chitarra limpida tra luce urbana e malinconia al tramonto.
La nuova traccia di Luca “Ninni” Caligiuri scorre come una lenta vibrazione d’aria calda che arriva da lontano e si adagia sulla chitarra. Skyline è un racconto senza parole che procede per immagini: arpeggi limpidi, calibrati, che sembrano muovere la luce di un tardo pomeriggio sulle superfici della città. Ninni lavora sul dettaglio, sulla sfumatura, sul peso specifico di ogni nota, lasciando che il silenzio diventi parte integrante della narrazione sonora.
La sua firma resta intatta: un Mediterraneo interiore, più suggerito che dichiarato, incrocia un gusto per il folk americano che vibra nella malinconia del fraseggio. La chitarra respira, rallenta, osserva. Ogni passaggio sembra affiorare da un pensiero sospeso, come se l’orizzonte urbano fosse un luogo emotivo prima ancora che geografico.
Il brano non cerca soluzioni spettacolari: preferisce la cura artigianale della dinamica, la morbidezza del timbro, la continuità di un movimento che si illumina e si attenua con naturalezza. La malinconia emerge come un colore caldo, simile ai riflessi che precedono il tramonto, quando la città sembra trattenere il fiato e tutto si carica di un’ultima, fragile intensità.
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La recensione Skyline di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-11-15 08:43:45

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