Nuovo doppio singolo di un artista che non prescinde dal fare musica con una certa profondità; 45 giri aspettando il 33: i numeri di Claudio Covato sono giusti
La formula del doppio singolo, che strizza l'occhio ai 45 giri in vinile, caratterizza le uscite discografiche del siciliano Claudio Covato. Nel mese di novembre, arriva una nuova accoppiata di inediti, con "Chiddu ca ma resta/Magari non esisti" distribuiti all'ascolto in forma indipendente.
Due brani, altrettante sfaccettature del registro espressivo plasmato malamente tra Siracusa e Ragusa. Da una parte il siciliano, dall'altra l'italiano, entrambe a rimarcare quanto sia robusta l'attitudine d'autore di Claudio Covato, che nei meandri di suoni curati e parole scelte con attenzione riesce a trasmettere tutta l'energia dei suoi ricami artistici, sviluppando quel meccanismo d'empatia che diventa necessario quando la musica intende scavare in profondità, non fermandosi solo alla superficie o quelle dinamiche frettolose da music business, ma riuscendo ad amalgamare l'analogico e il digitale, in un confronto perpetuo fra prog, rock e world music.
Parlare della natura, in queste modalità, non è per nulla scontato, tantomeno sfida facile: l'auspicio è di continuare ad apprezzare questi 45 giri, magari lavorando sulla lunga distanza per rilasciare un 33.
Claudio Covato ha i numeri giusti per confermare le impressioni positive suscitate oggi.
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La recensione Chiddu ca ma resta di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-12-10 12:23:42

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