Un singolo di pop elettronico caotico e spezzettato, scritto e arrangiato in modo parecchio convincente
Sembra di stare in mezzo ad un turbine, alla tempesta perfetta prodotta ad arte per immergere chi ascolta nella giusta atmosfera, elettronica e scomposta, mentre sulla copertina campeggia un ritratto di ragazza a mezzo busto, con dei raggi colorati come una tappezzeria che le escono dagli occhi. Il nuovo singolo di Cristiana D'Auria, in arte Vienna - prodotto da Diego Ceo e distribuito da Artist First lo scorso novembre -, si presenta così, con la sua immagine più forte in primo piano, con il suo nucleo fondante davanti a tutto.
Si intitola Gli occhi ballano, ed è una sorta di guida per seguire il ritmo dello sguardo, il suo affanno, ma anche il suo sconforto. La voce di Vienna viaggia sulla produzione e si lascia spostare, sballottare dai suoni avvolgenti e scelti in modo oculato, ma non perde mai il ruolo di protagonista del brano. A tratti ricorda il timbro di Levante, si sporca di una lieve commozione, sfugge l'indifferenza che avvolge in modo mortifero la medietà del pop nostrano.
Un progetto da tenere d'occhio, per controllare se si andrà a fondo in questa direzione profonda e caotica, molto convincente.
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La recensione Gli occhi ballano di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-12-16 17:14:00
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