Tra psy trance e fragilità emotiva, un pop ombroso firmato da un’artista che non teme di palesare sé stessa.
Si intitola Sogno Lucido il singolo con cui Jaèn, nome d'arte dietro cui si cela la musicista milanese Giulia Gherardi, ha deciso di chiudere il suo intenso 2025. A una manciata di mesi di distanza dall'uscita di Romantika, l’artista lombarda torna con un brano che prosegue e approfondisce un percorso ormai ben definito, guidato dall’incontro tra una vocalità pop e sonorità elettroniche ruvide e acide.
Prodotta dall’ormai collaudata coppia di producer NoSaintz, Sogno Lucido si muove tra i lisergici paesaggi della psy trance, diffondendo nei padiglioni auricolari una cassa dritta che, per oltre due minuti, sostiene linee di basso che pestano forte e lead belli acidognoli.
Un ipnotico tappeto sonoro cucito su misura alla voce di Jaén, che si muove con grande naturalezza tra gli elevati BPM di questo suo ultimo singolo. Strofe in cui si scorge una vena pop-melodica tipicamente nostrana - anche riletta in chiave decisamente più ombrosa - in cui si racconta, tra dolori trattenuti e paura di perdere il controllo, di come una crisi emotiva profonda possa generare conflitti interiori capaci di espandersi persino nel mondo dei sogni.
Temo sia reale
E ho paura di sparire
Nel mio vortice mentale
Che mi sembra senza fine
Canta Jaén nel suo ultimo pezzo. Mescolando la fisicità lisergica della musica dance con aperture vocali che richiamano la tradizione melodica italiana,Sogno Lucido è una canzone che, come una camicia bianca, sta bene dappertutto, accontentando i gusti sia degli amanti del pop che dell’elettronica più spigolosa.
Un altro importante tassello nel percorso intrapreso da Giulia Gherardi, che a differenza di molti altri artisti emergenti, nasconde un asso nella manica davvero importante: un’identità forte, riconoscibile e autentica. Un fattore decisamente da non sottovalutare, visti i tempi che corrono.
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La recensione Sogno Lucido di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-12-27 19:07:03

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