Compilation A bullet suonds the same (in every language) 2007 - Sperimentale, Noise

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Ed eccoci al cospetto di una delle uscite più attese dell'anno - almeno per il sottoscritto - ovvero lo split a tre che riunisce alcune tra le realtà migliori del panorama estremo tricolore, i romani Inferno, i novaresi Psychofagist e gli ormai berlinesi di adozione Ovo. Ad aprire le danze sono gli Inferno che con quattro brani - più un'intro - disintegrano decine e decine di gruppi italiani e non, definiti "pesanti", che di "pesante" hanno solo l'amplificatore che trasportano e usano (male). Convergono nel loro suono il grind più efferato e brutale, il rock'n'roll nella sua veste più selvaggia ed una vena sperimentale che nell'uso originale dei synth trova la sua massima espressione. Neanche un secondo di sosta e una mazzata sulle gengive che difficilmente si dimentica. Consiglio vivamente di vederli in concerto, perchè se su disco spaccano, non avete idea dal vivo. A seguire tocca al trio piemontese degli Psychifagist, aumentano il nostro mal di testa con un grind d'avanguardia che guarda tanto agli Agoraphobic Nosebleed quanto alle Melt Banana, con un'orecchio puntanto verso i compatrioti, e altrettanto geniali, Ephel duath. I pezzi in questione sono solo tre, ma bastano come dichiarazione d'intenti per una band che se fosse americana avrebbe firmato ormai da anni per la Relapse. Follia sonica ed intermezzi surreali fanno del loro "lato" dello split quello più massacrante ed indefinibile. Per concludere ecco la ciliegina sulla torta che ci regalano gli ormai rodatissimi, e sempre infallibili, Ovo, autori di una composizione di oltre tredici minuti che rappresenta il funerale definitivo per ogni tipo di musica. "Narciso" è un mantra infernale e rappresenta in pieno il versante più brutale del duo, quello più doom e meno avanguardistico, con l'utilizzo di distorsioni ed effetti da fine dei tempi che farebbero impallidire H.P. Lovecraft. La voce di Stefania Pedretti è la solita, grandiosa, nenia destabilizzante e, davvero, rappresenta quanto di più spaventoso si possa ascoltare in Italia oggigiorno. Che dire, siamo in buone mani.

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La recensione A bullet suonds the same (in every language) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-02-08 00:00:00

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