Elvenking The Scythe 2007 - Metal

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Quarto disco, prima tiratura esaurita in una settimana, dieci anni di attività da festeggiare e profilo oramai indiscutibilmente internazionale. C'è di che essere orgogliosi per gli Elvenking. Questo "The scythe" poi è un ulteriore passo nella direzione che la band sembra percorrere da tempo, con brani ancora più aggressivi di quelli che componevano "The winter wake".

Partiti anni fa da sonorità folk metal, violini e fate per capirci, gli Elvenking sono andati passo passo inasprendo il proprio power metal melodico. La costante evoluzione stilistica e qualitativa, se anche ha lasciato un po' d'amaro in bocca a qualche intransigente fan della prima ora, non ha mancato di infoltire di disco in disco il seguito della band, oramai ben conosciuta in Italia ed all'estero.

E questa loro ultima fatica è un altro salto in avanti. La tavolozza del gruppo infatti si arricchisce di elementi mutuati dal death metal, i riff si sono fatti più pesanti ed invadenti, la voce sfocia a tratti nel growl, ci sono più cambi di tempo. Il tutto poi è stato prodotto a dovere, grazie anche al missaggio effettuato in Finlandia. Il violino si integra bene nelle dinamiche dei pezzi ("Infection") ed offre aperture interessanti (la bella "Poison Tears"), ma non è più elemento chiave, cifra stilistica.

Il disco nel suo complesso è solido ed omogeneo, manca forse il singolo ("The divided heart", scelta per il video, risulta troppo emo per aspirare davvero al ruolo). Resta forse da dare più organicità allo stile, quasi come a prendersi una pausa, raccogliere il meglio di quanto fatto e fonderlo in un sound unico e naturale, qualcosa verso cui si possa puntare il dito per capire cosa vuol dire Elvenking. L'ingresso di componenti efficaci ma risapute come quelle mutuate dal death non compensa del tutto, a livello di personalità, l'accantonamento del folk. Inoltre qualche brano di spicco in più non farebbe male, in fondo è forse questo che rende grandi molti dei capolavori del power.

Per adesso comunque non resta che goderci questo "The scythe", e sperare che la promettente evoluzione del gruppo giunga, presto o tardi, a compimento.

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La recensione The Scythe di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-11-12 00:00:00

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