Droga, sesso, rivoltelle e l'intruglio americano è fatto, pronto e servito dai Micromala a quella branca dell'hip hop italiano maledettamente affascinata dal reality a stelle e strisce del sogno gangsta. Ho questa impressione ogni volta che ascolto un testo dei Club Dogo, ho questa impressione ora con loro, tre b-boy veneti alla prima prova discografica.
L'album è "Colpo Grosso", già di per sé un titolo che rimanda al mondo d'acciaio dei fuorilegge newyorchesi in stile old-school. E il rimando si calca ancora di più quando nel disco ci entri con l'orecchio allontanandoti da pregiudizi. Basi rocciose e pompate, bassi cupi e taglienti, subwoofer che spingono e gomito appoggiato al finestrino.
Solo la partitura lirica, talvolta un po' scontata e già sentita, mi lascia con l'amaro. L'hip hop italiano inizia ad avere gambe abbastanza robuste per camminare solo, senza troppi sguardi oltreoceano e soprattutto aprendo le finestre sul suo cortile, guardando cioè un contesto che ha bisogno di essere osservato senza i filtri di miti inadeguati targati USA. È una storia vecchia, ok, ma è bene ricordarla.
Nonostante questo, che poi non è un peccato mortale, il lavoro è senz'altro un esordio col botto, certificato anche dalla collaborazione di rapper di primo piano della scena nostrana: Inoki, Dj Shocca, Frank Siciliano e Gue Pequeno (guarda un po') proprio dei Dogo, padri adottivi di questo trio veneziano.
---
La recensione Colpo Grosso di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-04-30 00:00:00
COMMENTI