Amnesia

Amnesia

Rilievo

2019 - Psichedelia, Pop, Alternativo

Descrizione

AMNESIA
Dopo un necessario periodo in solitudine trascorso alla ricerca di un sound originale e rappresentativo, Alessandro Corsini trova la veste ideale per plasmare alcuni brani scritti anni prima. Chiuso nel garage di casa adattato a studio trascorre intere giornate per registrare chitarre, tastiere, batterie, voci, sperimentando le più azzardate soluzioni sonore. Giunto ad un nucleo di brani abbastanza stabile e a un’idea di suono rappresentativa decide di coinvolgere Alessandro Pedretti per suonare le parti di batteria e Domenico Vigliotti a cui viene affidato il mix.
Prendono forma così “abbraccio nucleare”, “vento nel vento”, “come farò” e “gli dei caduti”.
Da lì a poco, con l’esigenza di trovare una band per presentare dal vivo i pezzi registrati coinvolge il tastierista e fratello Matteo Corsini, il bassista Emanuele Agosti, il batterista Roberto Castignola. Con la band da poco costituita e carica di entusiasmo Alessandro decide così di intraprendere le registrazioni di altri cinque brani in presa diretta presso il Sonic Temple Studio di Parma (di Domenico Vigliotti). Vengono alla luce “amnesia”, “una come te”, “cavallo pazzo”, “luna nera” e “miracoli”.

Amnesia si presenta quindi con nove brani, eterogenei tra loro, legati da un sound fresco e caratteristico (con chiare influenze anglosassoni). Chitarre eteree (liquide ed effettate) e chitarre distorte (quasi heavy), guidate da una voce leggera, si incontrano su un terreno tempestato di tastiere e sintetizzatori.
I temi affrontati nei testi hanno una nota nostalgica, disperata, a volte ottimista e ironica. Nascono in modo spontaneo, del tutto istintivo e alternano momenti di estremo romanticismo a momenti di claustrofobia. L’amore nel suo lato più idealizzato e romantico (a tratti esasperato) è sicuramente uno dei temi che affiorano, come ben presenti sono anche alcuni temi esistenzialisti.

Amnesia raccoglie quindi emozioni e riflessioni di un periodo trascorso, forse dimenticato.
Amnesia sono nove canzoni che raccontano difficoltà risolte nel suono.
Amnesia è narrazione all’interno dell’onirico, in cui si perde la memoria e ci si lascia trasportare dalla psichedelia del mondo nelle sue diverse sfaccettature.

Credits

Tutte le canzoni scritte e prodotte da Alessandro Corsini.
Tutti gli strumenti registrati da Domenico Vigliotti presso il Sonic Temple Studio di Parma tranne le chitarre di vento nel vento e come farò registrate da Alessandro Corsini, le tastiere di vento nel vento, come farò e abbraccio nucleare registrate da Alessandro Corsini, il basso di abbraccio nucleare, vento nel vento, come farò e gli dei caduti registrato da Alessandro Corsini presso casa a Provaglio d'Iseo.

Mix a cura di Domenico Vigliotti presso il Sonic Temple Studio di Parma
Master a cura di Giovanni Versari presso La Maestà studio di Tredozio

Hanno suonato

Alessandro Corsini: voce (in tutte le tracce), cori (in tutte le tracce), chitarra (acustica, acustica 12 corde, elettrica) (in tutte le tracce), tastiere (in abbraccio nucleare, come farò, vento nel vento, gli dei caduti), basso (in abbraccio nucleare, come farò, vento nel vento, gli dei caduti), percussioni (in come farò e abbraccio nucleare), handclap (in luna nera)

Matteo Corsini: sintetizzatori (in tutte le tracce), wurlitzer (in tutte le tracce), tastiere (in gli dei caduti, luna nera, cavallo pazzo, una come te), percussioni (in luna nera), handclap (in luna nera)

Roberto Castignola: batteria (in amnesia, cavallo pazzo, luna nera, una come te), percussioni (in amnesia, cavallo pazzo, luna nera, una come te), cembali (in luna nera), handclap (in luna nera)

Emanuele Agosti: basso (in amnesia, cavallo pazzo, luna nera, una come te), cori (in gli dei caduti), handclap (in luna nera)

Alessandro Pedretti: batteria (in abbraccio nucleare, vento nel vento, come farò, gli dei caduti), percussioni (in come farò)

Federica Pini: dulcimer (in cavallo pazzo), cori (in vento nel vento, cavallo pazzo, una come te)

Artwork e copertina a cura di Fabio Sozza
Uno speciale ringraziamento a Enrico Ambrosini

COMMENTI

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