...di paesi, persone e animali

...di paesi, persone e animali

Silvano Staffolani

2014 - Cantautoriale, Pop, Acustico

Descrizione

ISTRUZIONI PER L'USO – le canzoni di Silvano Staffolani -
2014 – ...DI PAESI, PERSONE E ANIMALI
01 – la festa (in purgatorio) – (Silvano Staffolani)
che sarà mai tutto questo baccano e queste piume nell'aria? Nuovamente gli arcangeli hanno deciso di fare festa ?
02 – la serenata a Nina – (testo Bruno Trillini – musica Silvano Staffolani)
esisteva un tempo in cui gli innamorati pagavano i cantori affinché, sotto la finestra di colei verso cui il loro interesse era rivolto, potessero toccare e far vibrare il di lei cuore con le corde sonore dell'amore...a volte la finestra si apriva e...
03 – sete di nomi – (Silvano Staffolani)
"la sera del giovedì santo, dal letto della mia mamma, diedi un ultimo sguardo attorno.
L'indomani mattina, venerdì santo, udii l'ultimo grido, seguito da una sbattuta di porta.
Da allora niente più, fu il buio pesto senza una voce" (Sabina Santilli).
Dedicato ad Eugenio Malossi (1885-1930) e Sabina Santilli (1917-1999)
due spiriti sempre liberi per cui la vita fu anche e soprattutto la comunicazione
tra le persone abbattendo ogni barriera possibile.
04 – Calibano (la canzone della libertà) - (testo William Shakespeare traduzione Silvano Staffolani – musica Silvano Staffolani)
estratto dal testo de "La Tempesta" di William Shakespeare, scritto per la messa in scena da parte della compagnia "L'allegra Brigata" con attori dell'Istituto Lega Del Filo D'Oro e rappresentato in diverse occasioni nei teatri delle Marche.
05 – il canto di Ariel – (testo William Shakespeare traduzione Silvano Staffolani – musica Silvano Staffolani)
estratto dal testo de "La Tempesta" di William Shakespeare, scritto per la messa in scena da parte della compagnia "L'allegra Brigata" con attori dell'Istituto Lega Del Filo D'Oro e rappresentato in diverse occasioni nei teatri delle Marche.
06 – formiche – (testo Bruno Trillini – musica Silvano Staffolani)
...rapiti dalla frenesia quotidiana sembriamo tante formiche a cui sfugge il senso del vivere umano...
07 – rondinella forestiera – (testo Bruno Trillini – musica Silvano Staffolani)
una rondine ricorda all'autore il susseguirsi delle stagioni e degli amori, e pur se vorrebbe essere portato via da lei e con lei vivere tutto ciò che l'immaginazione crea, libera da ogni vincolo di spazio e di tempo, si ritrova ad aspettarla ogni volta, sempre diversa e sempre la stessa.
08 – Margot la folle – (Silvano Staffolani)
No, non è il racconto di uno stupro; la Dulle Griet (Marguerite l'Enragée o Margot la Folle) è una bombarda di 12 tonnellate e di cinque metri di lunghezza in metallo forgiata all'époque bourguignonne (forgiata a Gand in Belgio intorno al 1440), realizzata per tirare delle palle di pietra di 250 kg (calibro 60 cm) e che pertanto non fu mai fatta sparare. E' tuttora conservata a Gand.
All'interno del racconto Margot per la prima volta viene messa all'opera e sarà proprio lei a mostrare quel poco di umanità altrimenti scomparsa.
09 – time flies – (Silvano Staffolani)
ad uno degli ingressi di Hyde Park di Londra (lato stazione di Queensway) c'è un vecchio orologio al di sotto di cui si legge la scritta "TIME FLIES", un monito ed un promemoria per i visitatori che entrano.
Dunque ti piacciono le cose di plastica e pensi di vivere sogni dorati è vero, tu sei così vera.
Più grandi diventano le tue labbra più a lungo vivi i tuoi viaggi più fascino, desideri più fascino.
I soldi possono comprare il tuo tempo e la stagione è solo una ragione tutti gli specchi sono un errore, tocca la tua pelle come pesca, il motivo per cui sei tanto ricca, è vero, tu sei così vera.
Il tempo vola, il tempo vola, il tempo vola, il tempo vola
se solo tu potessi dire "mi sto divertendo"
La morte è molto distante per chi indossa scarpe nuove è vero, tu sei così vera.
Pensi di essere così splendida, mentre la tua vita cade a pezzi più fascino, vuoi più fascino
e sai di essere fortuna se hai qualcuno da chiamare ti senti sola con il tuo nuovo cellulare
e quando capisci di essere solamente un essere umano ecco una cosa da tenere a mente
Il tempo vola, il tempo vola, il tempo vola, il tempo vola
se solo tu potessi dire "mi sto divertendo"
10 – the sun, the clouds – (Silvano Staffolani)
c'è quel detto secondo cui sopra le nuvole splende sempre il sole ed a volte è una consolazione il poterlo immaginare, ma quando il cielo è coperto tutto ciò che riusciamo a vedere sono le nuvole.
Non negare, lo so che eri tu dietro quella porta.
Posso ancora riconoscere il suono dei tuoi passi il tocco delle tue mani.
Vedo solo nuvole ma so che il sole è lì.
Non posso parlare con nessuno ma so quello che so.
Alla fine sei qui e allora apri quel cassetto e prendi tutte le lettere che non ho mai spedito.
Giorno dopo giorno, ruga dopo ruga, sento il dolore e non è mai lo stesso.
Vedo solo nuvole ma so che il sole è lì.
Non posso parlare con nessuno ma so quello che so.
Non credo nei ricordi, non credo nei sogni,
ecco perché sto solo cercando i tuoi occhi
ed il tuo sorriso.
11 – nel paese d'ottrano - (testo Bruno Trillini – musica Silvano Staffolani)
l'attaccamento alla propria terra, i nomi che restano anche quando chi li portava non c'è più, le tracce di un passato ormai distante ma di cui noi siamo uno dei risultati.
12 – semo l'anziani de Porto Potenza - (testo Maria Luisa Barbaccia – musica Silvano Staffolani)
questa canzone mi è stata “commissionata” in ricordo di chi aveva scritto il testo, l'amore che i suoi scritti rivelano per il vissuto quotidiano del piccolo paese ed il talento per le parole fanno di ogni sua riga una melodia che non si può non musicare e cantare.
13 – u confine tra Montefa' e Recanati - (testo Bruno Trillini – musica Silvano Staffolani)
la storia antica di come si tentarono di stabilire i giusti confini territoriali tra Recanati e Montefano, due paesi confinanti in provincia di Macerata.
14 – la Madonnetta - (testo Maria Luisa Barbaccia – musica Silvano Staffolani)
questa canzone mi è stata “commissionata” in ricordo di chi aveva scritto il testo, l'amore che i suoi scritti rivelano per il vissuto quotidiano del piccolo paese ed il talento per le parole fanno di ogni sua riga una melodia che non si può non musicare e cantare.
15 – se perdre à Paris - (Silvano Staffolani)
A Parigi, nel cuore della città, quartiere Montmartre (rue Saint-Vincent / Rue des Saules - metro Lamarck Caulancourt) , ancora sopravvive una antica vigna con circa 2400 piante di vite; ogni anno produce pressapoco 700 bottiglie di "Clos Montmartre", un vino ritenuto non tanto pregiato ma comunque ricercato.Ogni anno nel mese di ottobre per una settimana circa ci sono grandi festeggiamenti per la vendemmia a cui partecipano numerosi residenti nel resistente tentativo di far rivivere un tempo ormai passato. Questo è un omaggio a Parigi e a Montmartre.
Ti ricordi, una passeggiata a Montmartre tu ed io e i disegni dei volti.
Scendere la collina ed ecco la sorpresa una vigna perduta ed il debutto dell'autunno.
Ci si ritrova a ballare a Pigalle, è la città delle luci dove tutto sparisce.
Nei tuoi occhi una nuvola ma ecco, mi sorridi, quando ti prendo tra le mie braccia.
16 – da quando ti ho dimenticata - (Silvano Staffolani)
La finzione di vivere in solitudine ed in libertà,
la finzione di credersi felici e sinceri mentre
si è preda delle paure che ogni ombra genera.
La finzione di credere che si possa
dimenticare facilmente.
La finzione.

Credits

testi 02-06-07-11-13 Bruno Trillini / 04-05 libero adattamento da "La tempesta" di William Shakespeare / 12-14 Maria Luisa Barbaccia
Tutto il resto testi e musiche : Silvano Staffolani
chitarra - ukulele - organetto Dino Baffetti - voce - programmazioni : Silvano Staffolani
I programmi usati per la registrazione e le programmazioni sono disponibili gratuitamente sul web : Audacity - Musescore - Hydrogen
libera la musica libera
foto di copertina : "mazurka clandesina" a Jesi di Wilhelm Von Starck

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