LA FINE DEL MONDO

LA FINE DEL MONDO

SIMONA NORATO

2015 - Cantautoriale

Descrizione

“Questo disco è il frutto di una scrittura incoercibile, come il reflusso gastrico perpetuo dopo la sbronza. La morte alcolica dell'eroe senza pelle che si rinchiude in casa per paura e per amore dell'uomo, è necessaria. Perché è la fine che precede il principio, non il contrario. Questo disco parla di Rinascita, parla di quella salvezza che proviene dalla scrittura, dal racconto. La bellezza del viaggio che prescinde dal risultato e nutre, qui ed ora. La ricerca di nuovi modelli culturali che cancellino quelli vecchi, ingoiati senza critiche. La rivoluzione allo specchio. Il cambiamento ed il movimento applicati innanzitutto a se stessi, perché lasciarsi non è la fine del mondo”.

Credits

Musica e Testi di Simona Norato
Produzione artistica di Cesare Basile
Pubblicato (next Feb 2015) da La Fionda, un consorzio indipendente di artisti Siciliani che propone un nuovo modello di gestione della 'macchina' che sostiene l'artista.
LA FIONDA
"A noi i dischi piace farceli da soli, fra musicisti, dandoci una mano vicendevolmente, condividendo esperienze, attrezzature, spazi, risorse economiche, tempo e materiali. Ci riprendiamo l'amore e la passione per un vizio sottraendolo all'ossessione del profitto e del successo. Alla ragioneria della produzione preferiamo il casino della condivisione, alla fabbrica la bottega, alla merce il manufatto. Siamo piccoli artigiani e venditori ambulanti. I nostri dischi non li trovate nei negozi, li trovate ai nostri concerti e al nostro indirizzo. Ce ne prendiamo cura in prima persona. Semplicemente esercitiamo il diritto di sottrarci all'ossessione del mercato e ci riprendiamo la nostra musica".

COMMENTI (1)

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  • maxavo 9 anni fa Rispondi

    Un esordio veramente interessante,tra echi di Pj harvey(per l'atteggiamento graffiante di tutto l'album) e Lalli(nei suoi momenti piu dolci), dove solo di rado si coglie l'influenza di Basile in quanto l'atteggiamento è forse piu jazz che blues. Una certa anarchia compositiva spesso sorprende, ma altre volte spiazza un po, senza comunque offuscare la personale e genuina proposta dell'autrice. "esci e divertiti","vertigine blu" e "scimmia" i pezzi che mi sono arrivati meglio, ma tutto l'album è di grande intensità. Forse un po meno enfasi nel cantato avrebbe reso piu omogeneo il tutto(spesso la musica sembra troppo sullo sfondo, rispetto alla voce), ma niente che non si possa correggere,volendo, in futuro. Musica come espressione di se per presentarsi agli altri. Piace o no; a me piace.