Descrizione

"Lasciatemelo dire, "Terribilmente démodé" è uno dei dischi di musica tradizionale più belli dell'anno"
Martin Cervelli – Musica e Discanti

"Un disco fuori dal tempo ma contemporaneo come pochi, portatore di goduria estetica a mille..una manna uditiva di spessore, un capolavoro – senza mezzi termini"
Max Sannella su Rockshock.it

"Moffa ha ormai raggiunto una grande maturità compositiva e interpretativa, rifugge da beceri stilemi world music e persegue una sua linea artistica di grande suggestione..Questo è un disco ottimamente arrangiato, ben suonato, ben prodotto e, non ultimo, suona di brutto!"
A. Del Favero - Folk Bulletin

Moffa, che si destreggia con la sua voce profonda tra chitarre, zampogne e altri strumenti, è tutt'altro che demodè come vorrebbe farci intendere; è, anzi, musicista che adegua la tradizione al contemporaneo – certe chitarre che potrebbero essere uscite da un disco di Knopfler – senza snaturarne lo spirito – semplice ma efficace – originario.
Andrea Belmonte – La Scena.it

“Terribilmente démodé” non offre un songwriting dal tratto estetizzante ammantato di retorica paesana e di ritorno alle ‘radici’ né dissemina esotismi world. Diversamente, senza sfoggiare arroganza urbana, propone la mappa sonora di un artista dallo stile personale, che attinge al mondo popolare locale in cui è cresciuto. Ancora una volta il sigillo autorale di Moffa sussume molteplici espressioni sonore per raccontare la contemporaneità
Con Giuseppe Moffa, ci si compiace di essere terribilmente démodé!
Ciro De Rosa- Bloogfoolk

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