“Ruins in Bloom” è il quarto disco di Stereochemistry, che la cantautrice originaria di Belgrado ha già pubblicato in Inghilterra e Germania nel 2014, e che segue i tre precedenti lavori: Vagabond Cabaret (2010), The Archive Box (2011), e SWEEP (2012).
Prodotto negli Stati Uniti da Jason Rubal e realizzato con una campagna di crowdfunding, “Ruins in Bloom” segna una svolta e un nuovo indirizzo all’interno del suo percorso artistico: composto da dodici tracce, il disco diventa un mezzo di redenzione, che la stessa artista come un «killer di pregiudizi, privo di auto-censura».
Per Miss Stereochemistry, così come ama definirsi, si tratta di un felice ritorno nel Bel Paese, dove ha compiuto gli studi universitari dopo aver lasciato la sua Belgrado alla fine degli anni Novanta; successivamente si è trasferita in Svezia (per iscriversi ad un dottorato di Audiologia!), poi in Spagna e in Inghilterra, lavorando attualmente in Germania: una sorta di Ulisse della musica, alla costante ricerca di nuove fonti di ispirazione e di contaminazione.
Stereochemistry è l’espressione perfetta di un multiculturalismo che solo la musica può rappresentare ed esprimere al meglio. Dal 5 al 21 dicembre, in quattordici intense date, il pubblico Italiano avrà la possibilità di assistere al suo show unico misto tra indie folk e cabaret comico ed acquistare in anteprima il disco in uscita nei negozi Italiani a partire dal 21 gennaio 2015.
Ruins in Bloom
Stereochemistry
Descrizione
Credits
Tutti i brani e I testi sono scritti, composti e suonati da Karla Stereochemistry
Prodotto da Jason Rubal presso i Seventh Wawe Studios di Harrisburg, Pennsylvania
Karla Hajman – Stereochemistry: voce, piano, chitarra acustica, ukulele
Tyler Kouqj Garret: assistente di produzione e kazzoo
Jason Brookens: batteria
Eric Dieter: chitarra elettrica, accordeon
Tonna Carbaugh-Dieter: violino
Roy Nash: basso
Jeremy Thompson: sintetizzatori
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