Sempre Tossico È L'amore

Sempre Tossico È L'amore

Sudestrada

2025 - Indie

Descrizione

Si possono provare sentimenti sinceri anche verso persone squallide travestite da anime belle.
Ci si può legare anche a ciò che ci degrada.
Ma si possono anche “ringraziare” queste persone per averci fatto da specchio, mostrandoci le nostre ferite più profonde.
È l’inconscio che sceglie per noi, e l’amore tossico, a volte, è un passaggio necessario per sbriciolarsi e ricomporsi in maniera più consapevole.
Persone che travolgono e confondono con la stessa intensità con cui poi spariscono. Perforano le vite degli altri e si dileguano. Ma c’è una ragione: non riescono ad accettare le proprie miserie, a tollerare il confronto con lo specchio.
Per loro sarebbe insostenibile vedere le macerie che hanno prodotto, poiché queste guasterebbero una narrazione identitaria attentamente costruita.
Tutt’al più si impegnano a dispensare lezioni di vita, a promuovere un’immagine legata a valori positivi che puntualmente disattendono. Ad autocelebrarsi con la retorica della profondità, attraverso un’accurata scenografia dell’ego.
Cosa fa, invece, il protagonista della canzone?
Anch’egli, a suo modo, tenta una fuga dallo specchio.
Vorrebbe scappare da un dolore che ritiene insopportabile, da una sofferenza in cui non vuole identificarsi. Dalle crepe che lo abitano. Ma questo non è possibile.
Si ritrova prima a Marrakech, poi ad Agadez, alla Gare du Montparnasse di Parigi, in Renania, nell’ex Congo Belga, a Dakar e infine ad Hammamet, in un viaggio senza logica e senza coordinate, irrequieto, con poche ore di sonno, imbottito di ansiolitici e inseguito dai suoi stessi mostri.
Presto scoprirà che guardarsi dentro e accogliere le proprie fragilità sarà l’unica strada percorribile. E che tutta quella sofferenza non ha a che fare con l’amore, ma con qualcosa che quell’amore - o presunto tale - ha saputo portare a galla.
Questa consapevolezza non assolve i “fabbricanti di macerie”, ma aiuta a liberarsi da una condizione di subalternità e a sondare i propri abissi. Perché il vero dolore non causato dall'assenza, ma dalla ferita che si apre quando una parte di noi viene violata.
"Sempre Tossico è L'amore" non parla d'amore. Non offre soluzioni o risposte consolatorie. "Sempre Tossico è L'amore" si occupa degli abissi.
Ecco perché in questo viaggio non troverete "good vibes", ma l'uomo senza bussola, nudo e inerme davanti allo specchio.

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