Don't Love Me

Don't Love Me

teresa mascianà

2012 - Pop rock

Descrizione

TERESA MASCIANA’ “DON’T LOVE ME”
Records - 15 marzo 2012

Le porte per entrare nel mondo della musica sono tante e differenti e Teresa ne ha varcate diverse e tutte prestigiose. Eccellente sound engineer per nomi fra i più interessanti della scena italiana (Roy Paci, Peppe Voltarelli, Parto delle Nuvole Pesanti ed altri), solida bassista in formazioni che vanno dall’etno al pop passando per il reggae, trova la via principale, la sua via, in una scrittura e in un cantare freschi e diretti. La sua voce, ricca di affascinanti incertezze sembra parlare ad ogni singola persona, ad ogni singolo ascoltatore quasi fosse un vecchio amico. La sua scrittura semplice e diretta è il tessuto ideale su cui gettare pennellate di colori sonori. Colori che Teresa affida alla produzione di Daniele Grasso (Cesare Basile, Diego Mancino, Afterhours, etc.) per Dcave Records ed ecco che tutti i suoni che la tenevano legata al mondo musicale della sua crescita, suoni ruvidi e pieni e veri, prendono forma in un disco fatto come si faceva una volta. “Don’t love me” sono nove tracce nove che ti portano in un viaggio fra folk e rock ma senza mai scostarsi troppo da un pop che rende il progetto fruibile a tutti, mai banalizzandolo. Confidenze personali, cori e variazioni ritmiche sono il filo conduttore di un disco che mantiene inalterate le emozioni più pure. Ballate in apparenza calme, assonanze di gioia e malinconia che magnetizzano l’ascolto attraverso il temperamento deciso della cantautrice. Armoniche orchestrate e improvvisamente accelerate su cui si innesta la voce di Teresa, sempre con gran risalto per basso e batteria (People, Don’t Love Me). Un condensato di carica percussiva che nasce dalla combinazione dell’energia rock con l’equazione più articolata del pop (My World, I Think Is Better), crocevia di parole innescate su arrangiamenti compatti e densi di idee (Forever, Too Late). La ricerca di dinamismo traccia i confini dentro i quali muoversi e trascina “Don’t Love Me” sulle orme di un cantautorato intimista, particolarmente contraddistinto dall’utilizzo di una strumentazione molto diversificata. Piccoli suoni di giocattoli o inusuali groove ritmici, ingenui timbri di tastiera o stranianti suoni di chitarra condiscono la forma canzone che Teresa predilige per raccontarvi, per raccontarsi. Un esordio convincente che rivela un’artista da cui, nelle prove a seguire aspettarsi tanto.

Credits

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