Descrizione

Questa è Quanto spazio.
Non vuole insegnare nulla, è solo la mappa del vuoto che sento da quando il mio cane-amico-fratello Shiro ha restituito la vita esattamente un anno fa.

Non ci sono pre-save, promo o videoclip. È più terapia che pubblicazione. Nasce da due accordi storti ripetuti fino allo sfinimento, dal bisogno di dare voce a una perdita vertiginosa.

Ho provato a vestirla tante volte, ma ne uscivo sempre distrutto. Poi ho chiamato Fabrizio (il grazie dei grazie a lui), e insieme abbiamo trovato un suono che celebrasse Shiro: non la sua assenza, ma la sua corsa, il suo gioco, le nostre passeggiate sul mare. Dentro ci potete sentire anche un fischio: è il modo in cui l’ho sempre chiamato.

Attorno a questa canzone si è formato un piccolo equipaggio di amici che hanno remato con me: Sebastiano con Trulletto che l’ha pubblicata, Nanni che ne ha curato il mix, Simona che ha disegnato la copertina, Davide che l’ha animata. A loro la riconoscenza che posso.

Quanto spazio non mi aiuta a lasciar andare Shiro, ma a custodirlo. Questo enorme spazio continuerà a darmi l’eco dei suoi occhi. La sensazione di essere casa è la condizione in cui sento di voler abitare ancora. E per sempre i miei palmi conterranno le carezze che ancora avevo da dargli, da dirgli.
Questa è Quanto spazio.
E io sono sicuro che da qualche parte, dentro, la conoscete già.

Credits

Scritto da Vittorio Nacci.
Arrangiato da Fabrizio Semerano e Vittorio Nacci.
Prodotto da Fabrizio Semerano e Vittorio Nacci.
Registrato al Bisonte Suoni di Monopoli (Bari) e al Pippomammarana di Cocolicchio (Brindisi).
Missato da Nanni Surace al Purerock Studio di Brindisi.
Masterizzato da Pietro Caramelli all’Energy Mastering di Milano.
Copertina disegnata da Simona Anna Gentile.
Animazione reel e canvas di Davide Valentini.
E vabbhè, pubblicato da Trulletto Records di Castellana Grotte (Bari).

COMMENTI

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