BELFAST Petrichòr 2015 - Rock, Grunge, Alternativo

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Alla guida del rumore

Quando ho ascoltato per la prima volta "Petrichòr" dei Belfast, mi è venuta una voglia immensa di mettermi alla guida della mia motocicletta, per sfogare quella voglia di tirarla al limite e vedere la strada sfrecciarmi davanti come in un film; senza paura e con un bel carico di adrenalina nel bagagliaio. La prima "No respect" spacca i muri a colpi di distorsore e ritmiche frenetiche con una sincerità rock rintracciabile solo in grandi pezzi del calibro di "Animal" dei Nickelback. Il disco tuttavia, non è solo chitarroni e strade americane, ma presenta chiavi di lettura su vari livelli, prima di tutto dal punto di vista dei testi, alcuni molto introspettivi, e soprattutto spicca la cura dei suoni e degli arrangiamenti sia in campo elettrico che acustico; ascoltare "Limiti" per credere.

Il lavoro del gruppo è un connubio di grunge, rock classico, alternative con sprazzi di stoner qua e là e il tutto assemblato molto bene dal duo di Mareno di Piave. Arrivati ormai al traguardo del terzo disco in studio, la band suona in maniera chiara e decisa e questo "Petrichòr" risulta piacevole e denso come il caramello. Ad ascolto concluso ci si potrebbe ritrovare a petto in fuori sbattendo la testa e la chioma al ritmo di questi ragazzi, ma tranquilli, è solo l'effetto collaterale di tante distorsioni usate nel modo giusto.

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La recensione Petrichòr di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-02-17 00:00:00

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