The Trashed Rock And Roll is Here To Stay 2021 - Rock'n'roll, Punk

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Niente di nuovo dietro l'angolo, ma ricordarsi di come si attacca il jack all'amplificatore può ancora salvare qualche vita umana

Sono trascorsi più di quindici anni da quando i lombardi The Trashed unirono le forze in sala prove. A un periodo iniziale di ossessiva potenza punk rock e trascinante attrattiva melodica subentrò un lunghissimo periodo fatto di ti amo, poi ti odio e poi ti amo, fino ad arrivare a un paio di anni fa, quando la passione viscerale vinse su tutto e la decisione definitiva fu quella di imbracciare di nuovo le armi soniche e mettere tutto nero su bianco.

Forse anche per questo un esordio su disco come quello immortalato da Rock And Roll is Here To Stay – uscito da poco su Duff Records – sprigiona tutta l'energia proveniente da anime irrequiete che se ne infischiano abilmente di – più o meno elevati – rischi stereotipici e decidono di dare fuoco agli amplificatori con la sola forza di idee magari passatiste ma, in un certo senso, rivoluzionarie in un contesto attuale fatto di produzioni a tavolino.

Insomma, se proprio di stampino si deve parlare, che almeno lo si faccia guardando a come i Fuzztones innescarono, una quarantina di anni fa, l'indissolubile catena di impostazioni revival garage rock che ancora oggi invade molti di quegli spiriti che della sperimentazione e della ricerca non sanno che farsene. E allora meglio infarcire il tutto anche con un titolo complessivo che ammicchi a quel Neil Young che, a sua volta, si rifaceva alla sacra immortalità del dio di riferimento. E perché non tesserne le lodi coverizzando anche l'omonima hit di Danny & The Juniors a chiusura di un cerchio stilisticamente e concettualmente coerente con le proprie anacronistiche intezioni. Mettici pure un pizzico di sana ironia simil-zappiana e il piatto è pronto, succoso in godibilità con contorno di sano divertimento che mai guasta in ambiti dichiaratamente ludici ma, al contempo, seriamente votati alla causa.

Un album come Rock And Roll is Here To Stay e, per direttissima, la mano creatrice di riferimento non vuole porsi alcun obiettivo se non quello di non lasciar soccombere ciò che è stata – sia in origine che in recupero – linfa vitale per intere generazioni, agglomerati di individui che, probabilmente, qualcuno comincia a denotare come privi di spessore e discendenza priva di qualche valore storico e strutturale. Le chiavi di lettura del gioco sono particolarmente evidenti, dai suddetti Fuzztones ai Sex Pistols – per irriverenza – Ramones – per melodia – e Sonics – per ruvidezza garage costruttiva, ma troneggiano anche scelte molto meno scontate, come quella evidenziata dal titolo dell'opera, e dichiarazioni di apprendimento per lezioni beatlesiane sia in salsa melodica che in sfrontatezza puramente – per l'appunto – rock and roll delle origini.

Disco divertente, frizzante, carico di spirito – bonariamente magari anche un po' alcolico – e solidamente fulminante e diretto, senza mezzi termini. Niente di nuovo dietro l'angolo, ovviamente, ma non è questo il punto. Qui c'è da ricordarsi solo di come si faceva ad attaccare il jack all'amplificatore per (ri)cominciare a suonare.

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La recensione Rock And Roll is Here To Stay di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-02-10 16:32:25

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