CIGNOMorte e pianto rituale2022 - Psichedelia, Industrial, Elettronica

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Morte e pianto rituale è un lavoro decisamente interessante

Allora per parlarvi di questo disco debbo, per forza di cose, fare una piccola premessa. Di solito, quando in redazione ci arriva un disco da recensire, ci si divide, in modo naturale e non oppositivo ma dialogico, in due grandi scuole di pensiero: chi come prima cosa è curioso dell'idea dietro all'album e chi si getta a capofitto nelle canzoni. Ecco, vi confesso che io appartengo alla prima scuola di pensiero, specialmente se mi devo occupare di un lavoro di un esordiente o quasi. Ecco, questo per dirvi che di fronte all'album di CIGNO, ovvero Morte e pianto rituale anche se ho apprezzato molto di più l'idea primigenia delle sue singole declinazioni posso dire che, a livello generale, questo lavoro mi pare qualcosa di importante e, soprattutto, fresco ma anche ragionato nel panorama italiano.

Se infatti si legge quanto lo stesso artista ha scritto del suo lavoro questa matassa composto da Morte e pianto rituale si può iniziare a districare: "Danze dialettali, teatri esoterici, canti innocenti emergono dagli echi di antiche civiltà rurali, che ci appartengono e che aspettano solamente di essere destate". Grazie a questa dichiarazione d'intensi si spiega l'industrial psichedelica di un pezzo quale Mare Nero che, a mio avviso, non solo è di gran lungo il migliore dell'intero album ma, giustappunto, il suo pezzo-manifesto.

Nonostante a mio avviso una qualità che dopo Pietra Sprecata va troppo a calare, Morte e pianto rituale è un buon disco con dietro una grande idea.Se CIGNO sarà in grado di "moderare gli opposti" potremo scatenarci con le sue danze necromantiche. 

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La recensione Morte e pianto rituale di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-03-11 08:14:47

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