Scapestro "E' il bene che resta" 2022 - Cantautoriale, Pop, Folk

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Con Colapesce nel cuore (e nella voce) un bel disco

É il bene che resta di Scapestro è un disco di pop italiano, con venature da cantautorato degli anni Zero indie che, francamente, mi è piaciuto. E non tanto per un discorso legato agli arrangiamenti che, a parte la bellissima Chi se ne va, non mi sono mai parsi così felici, o comunque così tanto originali. No, le ragioni di questo mio giudizio sono altre e vanno ricercate nel senso generale dell'operazione: ovvero un lavoro scritto, musicato e cantato in modo onesto e senza troppi fronzoli. Fulvio Di Nocera aka Scapestro, per altro polistrumentista dalla grande esperienza, ci consegna un lavoro "piccolo" ma non marginale: canzoni pop, semplici certo ma non per questo banale. Sicuramente l'influenza di Colapesce si sente tutta, e sto parlando del Colapesce "in singolo": ah sì, giusto, proprio di quegli anni lì di cui si diceva sopra. 

Sono pezzi, insomma, che sarebbero stati bene, anzi benissimo, in qualsivoglia compilation di "indie-triste" dal 2008 al 2018. Oggi, nel 2022, l'effetto vagamente vintage si sente, però non è un male, anzi; anche prima ho detto che gli arrangiamenti non mi sono, quasi mai, parsi "chissà che" ma ciò non vuol dire che non funzionino, anzi.

Non c'è tempo per amarsi ad esempio, oltre ad avere un bellissimo ritornello, ha anche un arrangiamento lineare ma funzionale: che sia questa la formula segreta del pop cantautorale? Non lo so, forse nel 2013 lo era, oggi magari gli ingredienti sono cambiati ma il sapore è buono come allora.

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La recensione "E' il bene che resta" di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-05-20 09:26:37

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